da Costantino Guzzo
segretario regionale Sifus Confali Formazione professionale Sicilia
riceviamo e pubblichiamo
Ho accolto con soddisfazione le dichiarazioni del parlamentare regionale grillino, Nuccio Di Paola, che hanno fatto seguito al deposito della sua interrogazione all’Assemblea regionale siciliana: interrogazione che è stata sottoscritta e fatta propria dal Movimento 5 Stelle siciliano. Sono soddisfatto non tanto perché l’on. Di Paola ha dato voce ad una mia richiesta, ma perché lui e il suo Movimento 5 Stelle sono tornati a portare i riflettori e la lotta in aula parlamentare in favore dei diritti del “lavoro” e dei lavoratori. Di Paola è noto per tali battaglie e quella sul Fondo di garanzia per gli operatori della Formazione Professionale è la più recente ma anche la meglio conosciuta: i lavoratori, infatti, rischiavano di perdere cospicue indennità per errate interpretazioni della burocrazia su norme di legge e per problemi di cassa. L’ottenimento del “giusto” è stato un onorevole paletto di giustizia piantato al cuore del vampirismo delle istituzioni e della burocrazia, che giorno dopo giorno hanno sottratto diritti e garanzie ai lavoratori.
Vogliamo ricordare ancora una volta, anche in questa sede, la mancata applicazione della legge regionale di garanzia, la legge n. 25/93. Ci sarà tempo e luogo perché sulla tal cosa anche Nuccio Di Paola e il Movimento 5 Stelle tornino a discutere per il bene dei lavoratori ormai privi di lavoro e salario da anni. Oggi plaudiamo a questa interrogazione che fondamentalmente si occupa dei benefici di polizza maturati sul Trattamento di fine rapporto e che, in taluni casi, sono stati incassati dagli Enti e non dai lavoratori, come le disposizioni di legge ha disposto. Il caso è sorto alla ribalta soprattutto a seguito del fallimento dello IAL Sicilia: i lavoratori di tale Ente non hanno incassato tali benefici di polizza e si tratta di un ammanco pecuniario davvero pesante. L’interrogazione dell’on. Di Paola vuol far luce sulla vicenda, sulla giustezza delle polizze sottoscritte e su ciò che ne consegue: in particolare, sulla messa in atto, da parte dei vari Governi regionali, di controlli e ispezioni essendo di tale responsabilità investita per legge, per CCNL, per ruolo e per funzioni.
In questa Regione, che rischia la marginalizzazione economica in tempi di globalizzazione, è vitale occuparsi di reddito e di diritti del lavoro: non è più possibile giocare al ribasso sui pochi diritti rimasti e non è più accettabile il silenzio laconico di tanti eletti agli scranni parlamentari: silenzio per loro giustificato dal momento economico e dalle vicende legate alla pandemia. Ben vengano le voci autorevoli, ispirate da voglia di giustizia e tutela per i lavoratori. Bravo on. Di Paola, sinceramente, ancora bravo ma vada avanti: se osserva bene, c’è un gradino più alto da salire, quello della giustizia dei Tribunali. Lei, e con Lei il Movimento tutto, potrete osservare come da quella parte, da quelle aule, ancora oggi non giungono le adeguate attenzioni alle tristi vicende dai lavoratori e da talune organizzazioni di lavoratori segnalate con denunce ed esposti. Anche a Lei onorevole, e la prego di accogliere bonariamente questa mia citazione, ricordiamo: “Chi mette mano all’aratro non si volga più indietro”! Lei è voce di speranza: faccia che dentro le istituzioni si dia ancor più dignità a questa virtù!
Grazie.