Siamo rimasti sbigottiti nel leggere sui giornali le dichiarazioni del presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Giorgio Palù. Sono parlare che Palù ha pronunciato intervenendo alla trasmissione televisiva Porta a Porta. “Da più parti – leggiamo su Il Giornale – Astrazeneca e soprattutto Ema in testa, sono arrivate rassicurazioni sulle possibili correlazioni tra le morti sospette per trombosi e la somministrazione del vaccino. Ma le parole pronunciate questa sera a Porta a Porta (ieri sera per chi legge ndr) dal professor Palù, presidente dell’Aifa, fanno riflettere. Palù non ha usato giri di parole ed ha affermato: ‘Il rapporto rischi-benefici è nettamente a favore dei benefici. Ovviamente si deve attendere la valutazione dell’Ema, che probabilmente darà una nota di avvertenza perché se soggetti femminili con problemi di coagulazione hanno avuto questa trombosi, probabilmente bisognerà studiare e chiedere maggiore attenzione verso questi soggetti’. E ancora: ‘Il vaccino ha provocato su alcune donne delle trombosi, magari che hanno difetti di coagulazione, donne che prendono la pillola. Meglio che non lo facciano queste persone? Potrebbe essere così ma aspettiamo’. Insomma, secondo quanto dichiarato da Palù, molto probabilmente giovedì l’Ema potrebbe correggere il tiro sul vaccino. Intanto non resta che affidarsi alle considerazioni arrivate dall’Ema proprio in queste ore”.
Che dire? Che noi non crediamo, non possiamo credere che l’Ema, domani, correggerà il tiro sul vaccino anti-Covid, invitando le donne che hanno difetti di coagulazione a non fare il vaccino per evitare rischi di trombosi. Un’indicazione così importante, infatti, va data prima e non dopo che il vaccino è stato somministrato a tantissime donne! Se domani l’Ema darà tale indicazione sarebbe semplicemente incredibile! Sia per la gravità del fatto in sé, sia perché si aprirebbe una ‘falla’ in tutto il sistema dei vaccini anti-Covid che si può sintetizzare nella seguente domanda: se si sono accorti solo adesso di questo problema, ebbene, chi ci dice che di problemi non ce ne siano altri?