Ieri abbiamo raccontato che la Sicilia si appresta ad esportare in Tunisia 500 mila quintali di grano duro. Questo avviene mentre la nostra è letteralmente invasa da grano duro che arriva dall’estero, Canada incluso. Da qui il paradosso: il grano duro siciliano, che è uno dei migliori del mondo, lo esportiamo, almeno in buona parte; mentre gli ignari cittadini siciliani mangiano derivati del grano duro arrivato da chissà dove e prodotto chissà come (magari fatto maturare con il glifosato, come si usa fare nelle aree fredde del Canada e non soltanto del Canada). Oggi raccontiamo un’altra storia – sempre sul grano – che definire devastante, per l’agricoltura del Sud Italia in generale e per la Sicilia in particolare, è poco: è iniziata l’invasione di grano duro ‘biologico’ prodotto in Romania a costi di gran lunga inferiori ai costi sostenuti. Che tipo di grano duro sia non sappiamo, ma sappiamo che, già quest’anno, il mercato del grano duro biologico italiano è già franato!
Il primo segnale che qualcosa non andava nel grano duro biologico l’ha raccontato Ettore Pottino, presidente di Confagricoltura Sicilia, produttore di grano duro biologico. Pottino, fino a qualche anno fa, coltivava in biologico la varietà Senatore Cappelli. Ha smesso di coltivarlo da quando una società del Nord Italia ha creato un monopolio su questa varietà. La ‘botta’, per chi coltivava il grano duro Senatore Cappelli, è stata forte. Basti pensare che un quintale di grano duro Senatore Cappelli si vendeva a circa 60 euro al quintale, mentre il Senatore Cappelli coltivato in biologico si vendeva circa 80 euro al quintale. Almeno fino a qualche anno fa era così. Oggi non sappiamo. Dice Pottino, che oggi coltiva sempre grano duro biologico, anche se non più Senatore Cappelli: “Ma se debbo essere sincero – ci dice – sono un po’ deluso. Fino a quando il prezzi di mercato oscillava fra 35 e 40 euro al quintale coltivare il grano duro in biologico era tutto sommato conveniente. Ma oggi il prezzo del grano duro biologico è sceso a 26 euro al quintale. A questo prezzo lo scenario si complica”.
Quando il prezzo di un prodotto crolla, le possibilità sono due: o è crollata la domanda o è aumentata l’offerta. La domanda di grano duro biologico è in aumento, quindi non può che essere aumentata l’offerta. E qui arriviamo alla notizia di oggi. A raccontarci quello che sta succedendo è Giuseppe Li Rosi, uno dei protagonisti di Simenza, ovvero un’esperienza di agricoltura diversa che punta a recuperare il corretto rapporto tra uomo e natura. E, ovviamente, l’agricoltura biologica – grano, ma non soltanto grano, ma anche altri prodotti agricoli – è al primo posto. “Il discorso è semplice – ci dice Li Rosi -: hanno capito che il biologico è l’agricoltura del domani. E in tanti stanno puntando su questo nel settore. A cominciare dalla Romania dove – così ci risulta – sono già a coltura circa centomila ettari di terreni seminati a grano duro biologico”. Inevitabile la nostra domanda: la qualità di questo grano duro biologico rumeno va bene? “Questo – ci risponde Li Rosi – non lo dovete chiedere a me, ma agli enti certificatori dei prodotti agricoli biologici della Romania”.
Noi, in realtà, sapevamo che in Romania si coltivava il grano tenero, non certo il grano duro. Ma considerato che il grano duro si coltiva anche nelle aree fredde e umide del Canada… La storia la stessa: i prodotti agricoli che arrivano da Paesi esteri, a prezzi stracciati (e prodotti chissà come) che stanno distruggendo l’agricoltura italiana, meridionale e siciliana in particolare. Un po’ come avveniva un tempo in economia, dove la moneta cattiva scacciava quella buona, i prodotti agricoli di qualità scadente ma a prezzi stracciati scacciano i prodotti agricoli di qualità che costano un po’ di più. Nel grano duro biologico c’è un elemento in più: perché il grano biologico estero che sostituisce il grano biologico siciliano e, in generale, del Sud Italia deve essere di qualità. E chi la certifica la qualità del grano duro biologico che arriva dall’estero? Intanto, controlli o non controlli, il mercato del grano duro biologico del Sud Italia e della Sicilia, nel silenzio generale, ha subito un colpo durissimo. E man mano che aumenterà l’offerta di grano duro biologico rumeno la situazione peggiorerà. Non resta che il nostro vecchio consiglio: anche per i derivati del grano biologico – pasta, pane, pizze, dolci – acquistateli solo dove avete la certezza che il prodotto sia delle vostre parti (Compra Sud o Compra Sicilia). In alternativa, provate ad acquistare la farina di grano siciliano e il pane e la pasta preparateveli in casa!