Sul Titanic

Dal Governo Conte al Governo Draghi, stessa parola d’ordine: chiudere, chiudere, chiudere…

Condividi
  • Due le certezze: l’economia italiana, con il proseguimento del blocco delle attività, andrà a picco, e PD  e grillini faranno in modo di non andare al voto perché perderebbero
  • E Renzi? Ha voluto Draghi e ora deve stare buono. Mentre Lega e Fratelli d’Italia sanno che, alla fine di questo ‘giro’ di nuove chiusure, guadagneranno voti. E aspettano

di Marco Morana

Due le certezze: l’economia italiana, con il proseguimento del blocco delle attività, andrà a picco, e PD  e grillini faranno in modo di non andare al voto perché perderebbero

Come prima, più di prima, chiuderò. Sì, il nuovo esecutivo targato Mario Draghi chiude ancora più del precedente governo. Quantomeno, in zona rossa, attività come bar e ristoranti rimanevano aperte per l’asporto. Questi fenomeni neo melodici prevedono chiusure per bar e ristoranti nei fine settimana e zone gialle rafforzate. Finora, non è successo altro, se non il siluramento di Domenico Arcuri, commissario straordinario per l’emergenza Covid, che è stato sostituito con il generale Francesco Paolo Figliuolo a cui spetta l’attuazione del piano vaccinale. Null’altro sotto il Sole, null’altro all’orizzonte: salvo le solite dichiarazioni sul faremo e diremo. C’è da meravigliarsi? Piuttosto, c’è da porsi un’altra domanda: poteva andare diversamente? A ben guardare, no. Lo zoccolo duro della maggioranza che sostiene il premier Draghi è sempre il solito: PD, Cinque Stelle, Italia Viva, Leu. Gli altri: Forza Italia (cui sono andati tre ministri “senza portafoglio” cioè senza un ministero autonomo, un dicastero) i centristi e la Lega vanno solo ad ampliare la maggioranza. Ma il grosso del potere decisionale è saldamente nelle mani dell’asse formato da Dem e grillini, che hanno numeri ben solidi in Parlamento. Senza l’una o senza l’altra forza non può costituirsi una robusta maggioranza. E singolarmente, ognuno dei due schieramenti o non troverebbe sponda nelle altre forze politiche, o dovrebbe sottostare agli altrui ricatti. D’altronde, eventuali elezioni non li vedrebbero vincenti, se decidessero di andare ognuno per conto proprio. Il loro punto di forza è proprio quello: nessuno vuole andare ad elezioni. Italia Viva e Leu, con ogni probabilità, scomparirebbero dal Parlamento. I Cinque Stelle scenderebbero sotto il 15%. Il PD è al governo praticamente dal 2013, fatta salva la breve parentesi del governo giallo-verde. Non conviene, ai Dem, buttare giù tutto. Men che meno adesso che Zingaretti si è dimesso da segretario. Mossa tutta ancora da decifrare.

E Renzi? Ha voluto Draghi e ora deve stare buono. Mentre Lega e Fratelli d’Italia sanno che, alla fine di questo ‘giro’ di nuove chiusure, guadagneranno voti. E aspettano

Matteo Renzi, mettendo in crisi il governo di Giuseppe Conte ha ottenuto quello che voleva: Draghi premier. Bisogna riconoscergli un’astuzia politica notevole. Renzi ha messo in atto un capolavoro di strategia. Ora però dovrà starsene a cuccia. La crisi l’ha aperta lui. Ha dato a Mattarella le garanzie che quest’ultimo voleva. Non è che fra due mesi può far saltare tutto, di nuovo. Avrà da ingoiare tanti rospi. Anche perché la guerra con i Cinque Stelle, aperta con l’addio di Conte, è tutt’altro che finita. E i grillini hanno il facile destro (forti dell’appoggio del PD) di presentargli il conto. O mangi la minestra o sai che c’è quella finestra, insomma. Roberto Speranza, il ministro della Salute, l’uomo dal lockdown più veloce del west, è rimasto al suo posto. Di conseguenza (e lo stiamo toccando con mano) la politica di contrasto alla pandemia è sempre all’insegna delle dannose chiusure. Ma perché Speranza è rimasto al suo ministero? La spiegazione è logica: quale altro ministero avrebbero potuto dare a Leu? Ma soprattutto: quale altro partito avrebbe voluto sedere su quello scranno? La Lega ha promesso di marcare stretto il ministro Speranza. Ma non stiamo vedendo nemmeno una marcatura a zona: altro che a uomo. Avete, poi, visto la Lega battere i pugni sul tavolo per ottenere il ministero della Salute? E chi glielo faceva fare, prendersi questa rogna? E c’è di più: se il duo PD-Cinque Stelle ha paura di perdere le elezioni, Lega e il resto del centrodestra hanno paura di vincerle. Erediterebbero una situazione disastrosa che loro stessi, negli anni al governo, hanno contribuito a creare. Ecco perché la Meloni e Fratelli d’Italia si sono ritrovati in una situazione congeniale: fanno la parte dell’unica opposizione dura e pura. Chiedendo elezioni che sanno bene non arriveranno a breve. Da qui ai prossimi mesi, in tutta probabilità, vedranno aumentare i consensi. Il dramma è che il Paese sta scivolando sempre più verso una crisi economica e sociale senza precedenti. E questa è già una realtà, testimoniata da tutti gli indicatori economici. E loro che fanno? Chiudono. Non sanno fare altro che chiudere. E le chiusure sono la morte. Ma con molto meno talento.

 

Pubblicato da