Ancora non ci siamo. Ancora è presto. Tant’è vero che, mentre le cronache raccontano delle morti del sottufficiale della Marina, Stefano Paternò, di 43 anni, e dell’agente di Polizia, Davide Villa, 50 anni – deceduti entrambi dopo essere stati sottoposti al vaccino Astrazeneca – c’è sempre in piedi il programma di vaccinazioni. Sotto osservazione, per ora, non è la vaccinazione anti-Covid in sé, non è il vaccino Astrazeneca, ma un lotto di questo vaccino. In Italia almeno è così. In Danimarca questo vaccino è stato sospeso. Con Norvegia e Islanda, leggiamo sull’ANSA, che “hanno sospeso per precauzione e fino a nuovo avviso l’uso del vaccino AstraZeneca nonostante le rassicurazioni dell’Agenzia europea del farmaco, Ema, e del produttore”. E’ un primo allarme. Insomma, si va avanti. Anche se la Magistratura siciliana vuole vederci chiaro. Ci sono infatti due inchieste: una aperta dalla Procura della Repubblica di Siracusa per il sottufficiale della Marina morto poche ore dopo la somministrazione del vaccino e una seconda inchiesta, aperta dalla Procura della Repubblica di Catania per la morte dell’agente di Polizia, deceduto 12 giorni dopo l’inoculazione del vaccino.
Non sappiamo come finiranno queste inchieste. Ma un fatto è certo: la vaccinazione anti-Covid non è una passeggiata. Forse ora si comincerà a guardare con un’occhio diverso – magari un po’ più laico – a questo vaccino anti-Covid. Fino ad oggi, per esempio, i casi di persone decedute dopo l’inoculazione del vaccino sono stati catalogati come decessi che nulla avevano a che fare con lo stesso vaccino. Non c’è stata molta attenzione nemmeno alle reazioni post vaccino. E dire che gli effetti collaterali – e questo vale per tutti i vaccini anti-Covid – si sono verificati in tanti Paesi del mondo. Però l’attenzione è stata bassa. Si è alzata, l’attenzione, mettiamola così, solo quando gli effetti collaterali hanno colpito alcuni siciliani: allora si è parlato di siciliani scansafatiche! Cose normali, in Italia. Chissà se – razzismo anti-siciliano a parte – i dubbi su questa vaccinazione, fino ad ora assiomaticamente catalogati come anti-scientifici, cominceranno a trovare spazio nelle menti delle persone che pensano.