Da qualche tempo seguiamo con interesse quello che succede in Corsica. O meglio, quel poco che riusciamo a sapere leggendo qua e là sulla rete. Non è, il nostro, un interesse unico: facciamo la stessa cosa per gli altri Paesi europei che si battono per l’Indipendenza. Cerchiamo di seguire la Catalogna (grazie anche a qualche nostro amico), seguiamo quello che succede tra Galizia e Paesi Baschi (se in Spagna in tanti chiedono l’indipendenza qualche problema ci sarà: o no?). E, ancora, proviamo a capire che aria tira in Scozia, Nell’Irlanda del Nord, in Baviera, nelle Fiandre. Seguiamo con meno interesse, invece, la Lega, che non ci ha mai convinto. Sapete perché ci ha colpito la Corsica? Perché ancora oggi leggiamo post di corsi che vorrebbero annettere questa bellissima isola all’Italia. Cosa, questa, che desta in noi qualche perplessità.
Proprio in questi giorni lo scrittore e giornalista Pino Aprile – autore di Terroni – ha dato alle stampe la sua nuova opera che s’intitola: “Tu non sai quanto è ingiusto questo Paese”. Non abbiamo ancora letto il nuovo libro di Pino Aprile, ma già immaginiamo che racconti come l’Italia continua a scippare risorse al Sud e alla Sicilia. Da qui le nostre perplessità sulla Corsica che vorrebbe diventare italiana. Attenzione: noi nutriamo un grande rispetto per l’Irridentismo italiano in Corsica, che ha alle spalle una storia gloriosa. E sappiamo anche che la Corsica, storicamente, ha fatto parte di diversi Stati italiani e che è finita alla Francia nel 1768 dopo il Trattato di Versailles. Noi non sappiamo come la Francia tratti la Corsica: ma sappiamo come l’Italia tratta il Sud Italia e la Sicilia: ovvero come colonie da ‘spolpare’ all’infinito. E’ così dal 1860 e – con qualche lieve miglioramento negli anni della Prima Repubblica – la situazione non è mai cambiata.
Sicuramente i corsi che anelano a far parte dell’Italia hanno buone ragioni: ragioni che noi non conosciamo. Ma noi lo vogliamo avvertire: attenzione, l’Italia non è l’Eldorado. Per come l’Italia tratta la Sicilia e, in generale, il Sud Italia, vedere che un’isola come la Corsica vuole entrare a far parte dell’Italia ci colpisce. Ribadiamo: evidentemente loro, i corsi che sognano l’Italia, hanno buone ragioni che noi, in Sicilia, non conosciamo. Magari la Corsica si legherebbe alla Toscana, che fa parte di quelle Regioni del Centro Nord forti, Regione, la Toscana, che non è certo una colonia italiana come Sud e Sicilia. Dopo di che, nulla da dire. Che ci volete fare, amici corsi, vista dalla Sicilia la vita in Italia è così: vita da colonizzati con un’Autonomia mai applicata, se non per farci fregare da Roma.
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