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Formazione professionale, dal Sifus Confali nuove rivelazioni sullo IAL Cisl

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  • La battaglia dell’organizzazione sindacale sulla mancata applicazione della legge regionale n. 25 del 1993 continua
  • Sifus: la Presidenza della Regione non si impegna a risolvere i problemi dei disoccupati della Formazione 
  • Il ‘giallo’ dell’iscrizione dello IAL Cisl all’elenco delle persone giuridiche della Regione

da Costantino Guzzo
segretario del Sifus Confali Formazione professionale Sicilia
riceviamo e pubblichiamo

La battaglia dell’organizzazione sindacale sulla mancata applicazione della legge regionale n. 25 del 1993 continua

Il 12 gennaio 2021 la nostra Organizzazione Sindacale Sifus Confali, dopo una lunga mediazione con gli uffici e gli assessorati della Regione siciliana, dopo aver esaurito tutte le forme possibili per interloquire con il Presidente della Regione, Nello Musumeci, dopo aver tentato di attivare un tavolo istituzionale impegnato alla risoluzione definitiva riguardo il riconoscimento dei diritti degli operatori della Formazione professionale, oggi licenziati, ha inviato alla segreteria della Presidenza, agli assessori, ai dirigenti, la lettera ufficiale che accompagna e rappresenta le note di diffida, di costituzione e messa in mora e richiesta e risarcimento danni diretti e indiretti degli ex lavoratori iscritti. Tale prima lettera è stata integrata da una seconda lettera del 18 gennaio. Oggetto chiaro delle due lettere e delle diffide è la mancata applicazione della legge regionale n. 25 del 1993 e delle procedure di garanzia e tutela in essa previste, nonché il mancato rispetto del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro della categoria.

Sifus: la Presidenza della Regione non si impegna a risolvere i problemi dei disoccupati della Formazione 

A queste azioni di diffida la Segreteria generale della Presidenza ha risposto che il D. P. Reg. n.12/2019 non attribuisce alla stessa Segreteria Generale funzioni di vigilanza e controllo nei confronti degli Enti della Formazione professionale, quantunque gli stessi possano essere iscritti nel registro delle persone giuridiche della Regione siciliana; conseguentemente ha avvertito l’assessorato regionale alla Formazione professionale. La nostra Organizzazione, in tale risposta, legge, ancora una volta, la volontà al disimpegno da parte della Presidenza della Regione sulla questione, un arrancare a vuoto e un tentennare brancolando nel buio: Musumeci ostaggio della indecisione e probabilmente del timore di sparigliare interessi di suoi assessori o alleati di governo, che vanno contro gli interessi dei lavoratori licenziati.

Il ‘giallo’ dell’iscrizione dello IAL Cisl all’elenco delle persone giuridiche della Regione

Il Sifus, peraltro, a margine della lettera della Segreteria generale della Presidenza, non può non riscontrare e segnalare come lo IAL Cisl fosse iscritto nell’elenco delle persone giuridiche della Regione siciliana malgrado, per l’organizzazione che scrive e con gli atti in suo possesso, non ne possedesse i requisiti: cosa, questa, che il Sifus ha segnalato alla segreteria generale della Presidenza della Regione il 5 Marzo 2021 con una nota che ha pure prospettato agli uffici di Presidenza l’insoddisfazione degli interventi operati e la volontà dei lavoratori di continuare a difendere i propri interessi con l’azione di diffida intrapresa. L’excursus si ferma qui: è chiaro a questa Segreteria sindacale che non bastano le parole di invito ai propri assessori da parte del Presidente ad operare controlli e ad attendere alle leggi per definire il problema di una categoria e salvaguardarne i diritti violati. Pertanto Martedì prossimo, 9 Marzo, a seguito di una videoconferenza organizzativa con i propri iscritti sindacali, il Sifus interesserà della questione lo studio legale Giuseppe Greco di Palermo per il prosieguo dell’azione legale!

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