da Silvia Potenza
responsabile provincia di Palermo del Sifus Confali
riceviamo e pubblichiamo
Non c’è nulla di più “politicamente corretto” che strumentalizzare la legge, piegarla all’interesse di una parte sociale svolgendo però la funzione sacerdotale dei difensori della sacra idea del diritto. È una di quelle cose che riesce meglio alla Trimurti sindacale, soprattutto nella Formazione professionale siciliana. Un mostro mitologico che appare e scompare a comando, nei tempi giusti e per gli interessi giusti. Un mostro ondivago che non ha tante teste ma bensì tanti cervelli: che si addormenta cullandosi in una logica e si sveglia applicandone un’altra. Chiaramente il sonno della Trimurti alla fine genera mostruosità, incesti con la politica regionale, obbrobri di burocrazia nei ‘Palazzi’ di governo. Da dove nasce questa riflessione ? Semplicemente dalla lettura di note sindacali della Trimurti sui requisiti da rispettare per poter accedere a quella cosa chiamata riqualificazione e legata a una leggina regionale “ai tempi del Covid” (Garcia Marquez ci perdoni).
In forma preventiva la Trimurti, nel suo vago ondeggiare e nel silenzio magistrale dell’attesa, non ha pipitato, come si usa dire, permettendo agli uffici regionali di mettere in piattaforma assessoriale della Formazione l’avviso per i lavoratori, i formulari e la tempistica. Poi, come è buon costume del politically correct, allo scadere dei tempi dell’avviso, la Trimurti mefistofelica con un suo semplice alito pestifero imputridisce tutto, facendo, a posteriori ricordiamo, notare tante illegittimità, incongruenze, inopportunità, malversazioni di presunti diritti generali. E così accade che i tempi si allunghino, che si debba ricorrere a una concertazione “a posteriori”: nuotare in palude mai in acque di lago, questa è la parola d’ordine. A posteriori, la Trimurti chiarisce cosa sia occupazione, inoccupazione, limiti semestrali di reddito utili o non utili e tante altre cose. Giustamente non una testa ma tanti cervelli, e ogni cervello di questa mostruosità sindacale, a scadenza prevista, cade da cavallo ripercorrendo le autostrade della legalità in direzione Damasco (San Paolo si era invidiato di Garcia Marquez). E allora, adesso, a posteriori, ricordano che le prerogative di legge dell’Albo valgono per tutti gli iscritti dimenticando, proprio loro, di non aver utilizzato quello strumento per far lavorare la gente iscritta nell’Avviso 2.
Strumentali, ondivaghi, approssimati e soprattutto gente di malafede. Questo è solo l’ultima malazione di un sistema sindacale fatto di apprendisti stregoni che della incoerenza hanno fatto la loro “logica” illogica.
Dobbiamo riassumere per chi ha poca memoria? Benefici di polizza agli enti o ai lavoratori ? Applicazione delle leggi di garanzia anche a chi è stato assunto oltre l’anno 2008, paletto previsto dall’Albo? Sono tanti i momenti della lotta dei lavoratori che hanno visto la Trimurti agire strumentalmente ed operare in acque poco specchiate e poco limpide, e tutto sempre “a posteriori”. Per loro politically correct, però, “a posteriori” ha il senso di “terga”… quelle dei lavoratori!