di Teresa Frusteri
‘A Muntagna – questo il nome che i catanesi danno all’Etna – può diventare fonte di ispirazione per gli artisti. Non a caso musicisti, scrittori, pittori, scultori si trasferiscono dalle parti della “Colonna del cielo” per trarre la propria ispirazione. Angelika Antonella Finocchio è un’artista catanese che è stata ispirata dalla cenere vulcanica che in questi giorni inonda tanti Comuni della fascia jonico-etnea della Sicilia. Il vulcano, è noto, per ora fa un po’ le bizze: un po’ erutta, un po’ si placa, poi riprende a regalare lava e cenere. Ebbene, se per tanti cittadini la sabbia nera è causa di disagi, soprattutto per strada, per quest’artista che vive a Riposto la cenere che piove dal vulcano è diventata invece lo strumento adatto per dar forma alla propria vena artistica.
Riposto, cittadina di mare alle pendici dell’Etna, è uno dei tanti Comuni dove la polvere nera arriva a iosa. Angelika Antonella Finocchio ha usato la cenere etnea per dar vita ad un’originale opera d’arte temporanea sul terrazzino della propria abitazione. L’artista – come racconta Bella Sicilia.it – ha scelto di “dipingere” il volto di un’affascinante donna con i capelli mossi e uno sguardo malinconico. Per farlo ha utilizzato soltanto due strumenti: le sue abili mani e la cenere vulcanica, quella che i catanesi chiamano rina. Un’opera d’arte molto particolare e molto celebrata e ammirata grazie alla condivisione delle foto sui social. E chissà che non sia l’inizio di una nuova tecnica artistica nel nome dell’Etna.