- La discarica a fine mese chiuderà i battenti perché satura
- La discarica di Lentini, che ha inquinato mezzo mondo, è la dimostrazione del fallimento della politica siciliana in materia di gestione dei rifiuti
- Impensabile ampliare la discarica di Lentini e impossibile realizzare lì un mega inceneritore di rifiuti che sarebbe fuori legge
- Il sindaco di Lentini ha già detto 2No” all’ampliamento della discarica. Intervengano subito i partiti sicilianisti e la politica sana per salvare Lentini dalla discarica e dall’inceneritore
La discarica a fine mese chiuderà i battenti perché satura
Chiude i battenti una la più grande discarica della Sicilia, rigorosamente privata, anche se gestita da amministratori giudiziari in seguito a un’inchiesta della Procura distrettuale antimafia di Catania e della Guardia di finanza. Una vicenda che coinvolge la Sicula Trasporti, la società della famiglia Leonardi, proprietaria della discarica. Storie normali nell’Isola nella quale i rifiuti sono stati il grande affare di imprenditori disinvolti e della politica. Non a caso l’operazione antimafia che ha scoperchiato questo pentolone è stata chiamata “Mazzetta Sicula”. Arresti e un rinvio a giudizio di qualche mese fa. Ricordate i comunicati del Governo regionale siciliano che annunciano grandi risultati nella raccolta differenziata dei rifiuti? Tutte balle. Tant’è vero che, con l’imminente chiusura della discarica di Lentini ormai satura, 15 Comuni della nostra Isola non esattamente virtuosi non sanno dove scaricheranno i propri rifiuti a partire dalla fine di questo mese.
La discarica di Lentini, che ha inquinato mezzo mondo, è la dimostrazione del fallimento della politica siciliana in materia di gestione dei rifiuti
La chiusura di questa discarica dà la misura quasi esatta del fallimento della Regione siciliana in materia di gestione dei rifiuti. Un fallimento che inizia alla fine degli anni ’90 del secolo passato e che va avanti tra alti e bassi, con i Governi regionali che si susseguono, tenendo sempre in piedi il sistema delle discariche con il quale vanno a nozze. Per Lentini, in più, ci sono due soprese strettamente legate: l’ampliamento della discarica attuale (gli uffici della Regione siciliana sono specializzati nell’ampliamento delle discariche, anche vinto anche un Nobel per la munnizza sottoterra…) e un bell’inceneritore per bruciare i rifiuti di mezza Sicilia, alla faccia delle leggi che regolano questo settore. Cosa che abbiamo raccontato nell’articolo che abbiamo dedicato al maldestro tentativo della politica siciliana di sbattere fuori dalla Commissione VIA VAS il professore Aurelio Angelini, docente universitario, uno dei massimi esperti, in Sicilia, di gestione dei rifiuti. Operazione politica per fortuna fallita.
Impensabile ampliare la discarica di Lentini e impossibile realizzare lì un mega inceneritore di rifiuti che sarebbe fuori legge
E’ importante, a questo punto, che gli abitanti di Lentini, Carlentini, Francofonte e, in generale, di tutti i Comuni del Siracusano coinvolti si coalizzino per mandare all’aria sia il folle ampliamento della discarica, sia l’altrettanto folle progetto per il mega inceneritore di rifiuti che, se realizzato, comprometterebbe definitivamente un angolo della Sicilia che va bonificato e utilizzato per l’agricoltura. Da queste parti si produce, infatti, l’arancia rossa, altro che munnizza! Da quello che sappiamo c’è già il parere negativo all’ampliamento della discarica da parte dei Comuni di Lentini, Carlentini e Francofonte. Ma questo non basta. E’ importante che la politica che difende gli interessi della Sicilia – autonomisti, sicilianisti, indipendentisti e altre forze politiche contrarie agli scempi provocati dal trinomio munnizza-affari-politica – si faccia sentire in tutti i modi e in tutte le forme, nel rispetto del momento storico che, causa Covid, impedisce assembramenti. Ma c’è sempre la rete che, se usata bene, oggi è uno strumento formidabile.
Il sindaco di Lentini ha già detto 2No” all’ampliamento della discarica. Intervengano subito i partiti sicilianisti e la politica sana per salvare Lentini dalla discarica e dall’inceneritore
Su Blog Sicilia leggiamo una dichiarazione del sindaco di Lentini, Saverio Bosco, che ha motivato la sua decisione, prendendo spunto dall’ indagine dei magistrati della Procura distrettuale antimafia di Catania che ravviserebbe pericoli di inquinamento piuttosto concreti: “Ancora una volta ho depositato il parere contrario – dice il sindaco di Lentini – supportato da osservazioni tecniche e politiche, con l’aggiunta delle evidenze che stanno emergendo dalle indagini ‘Mazzetta sicula’, dalle quali emergerebbe chiaramente come una presunta gestione illecita della discarica avrebbe inquinato un territorio che oggi non può più sopportare altri rifiuti”. Per la cronaca, non c’è bisogno di realizzare inceneritori: come si fa in altre regioni italiane, i rifiuti possono essere trasferiti all’estero, in attesa di liberare la Sicilia dal sistema discariche: passaggio indispensabile per far decollare la raccolta differenziata. Ci sarà sempre il problema delle ceneri: per per risolvere questo problema non ci sarà bisogno di megadiscariche.
Foto tratta da Libertà Sicilia
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