Non sappiamo perché, ma ogni volta che ci occupiamo di trasporti via mare – soprattutto quando arriva qualche novità – scopriamo sempre cose strane. E’ il caso della nuova linea di collegamento tra Mazara del Vallo e Pantelleria e, da quello che abbiamo letto, addirittura con la Tunisia. Vero è che lo Statuto siciliano, se venisse applicato, consentirebbe alla Sicilia di fare politica estera. Però, in questo caso, abbiamo la sensazione che il Governo regionale stia esagerando. Perché scriviamo questo? Perché – tanto per cominciare – non riusciamo a capire perché l’amministrazione regionale, invece di controllare la qualità del servizio nei collegamenti tra la Sicilia e i propri arcipelaghi, visto che i problemi sono continui tra ritardi, avarie, mezzi navali vecchi e via continuando, si getta a capofitto per istituire un’altra linea di collegamento. Poi, vorremmo capire – e ci rivolgiamo al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, all’assessore ai Trasporti, Marco Falcone, e agli alti burocrati del Dipartimento regionale Trasporti: il nuovo servizio fra Mazara del Vallo e Pantelleria come dovrebbe essere realizzato? Visto che c’è di mezzo la Regione, supponiamo che il servizio sarà regionale (tanto per ricordare che nei trasporti marittimi siciliani ci sono anche linee statali). E come lo volete organizzare? Facendolo rientrare nella convenzione delle linee già esistenti? E come? Con quale formula giuridica? O sarà un servizio che la Regione gestirà con una convenzione a parte, magari con i soliti monopolisti del mare siciliano? E quanto costerebbe? Chi ci guadagnerebbe? Possibile che sul mare la politica siciliana pensa sempre a fare ‘operazioni’, nonostante i disastri e le inchieste?
Ancora più incomprensibile è il collegamento con la Tunisia. Questa ipotetica quanto fantasmagorica nave collegherà la Sicilia con Pantelleria e, poi, con la Tunisia? O sarà un traghetto diretto Mazara del Vallo-Tunisi? Servirà solo per i passeggeri o anche per fare arrivare in Sicilia olio, arance e carciofi dal Nord Africa? Cosa sarà, un nuovo ‘toccasana’ per l’economia siciliana con un Paese che ci sta regalando migliaia di migranti e sta finendo di distruggere la nostra agricoltura? Così, sempre per capire: la Tunisia è un Paese che non fa parte dell’Unione europea. In questi casi non ci dovrebbero essere controlli con passaporti e dogane? Ancora: abbiamo letto qua e là che i fondali del porto di Mazara del Vallo vanno bene. Ne siete proprio sicuri? Il momento, infine. Leggiamo che la prossima estate la linea verrà attivata. Ma giusto in piena pandemia? O avete fatto un ‘sondaggio’ tra SARS-COVID-2 e varianti varie e vi han no detto che a Giugno eviteranno di fare visita alla Sicilia? Vi offendete se scriviamo che, a nostro modesto avviso, questo vostro ennesima travata ‘marina’ ci sembra molto, ma molto campata in aria?