Ricordate l’acqua che fuoriusciva dalla condotta Fanaco-Madonie Ovest per un guasto che nessuno riparava? E’ una battaglia condotta da Gran Sicilia, il Movimento presieduto da Enzo Castrenze Cassata, del quale, lo scorso 7 Febbraio abbiamo ospitato un intervento proprio su questa vicenda di cattiva amministrazione. Ebbene, la pacata ma ferma protesta di Gran Sicilia ha funzionato. Il guasto è stato riparato. “Gran Sicilia in difesa del bene essenziale: l’acqua! – commenta Enzo Castrenze Cassata -.
Il Movimento politico Gran Sicilia è riuscito a far cessare la vergogna dello sperpero d’acqua, nella condotta idrica Fanaco-Madonie Ovest, che si protraeva da circa un anno! L’azione incalzante di Gran Sicilia, la denuncia attraverso i social, gli esposti, inoltrati alle varie Istituzioni regionali e territoriali, alla fine hanno prodotto il risultato auspicato. La condotta non perde più acqua! Almeno per il momento.
Un risultato che molti cittadini di quel comprensorio, ma non solo, hanno apprezzato e di cui c’è stato riconosciuto merito. I partiti italiani, nessuno escluso, impegnati già nelle grandi manovre elettorali, non hanno avuto tempo per occuparsi dei problemi reali dei siciliani. Pensando di tapparci la bocca, i furbetti dell’acqua si sono limitati a bypassare la falla, ma non a ripararla”.
La storia, insomma, non è ancora chiusa. “Sappiamo per certo – prosegue il presidente di Gran Sicilia – di un intervento di manutenzione della condotta Tumarrano e dell’impianto di Monterotondo, anche lì come in altre parti della Sicilia, perdite e sprechi. Questa la vera ragione della momentanea assenza di perdite. A giorni purtroppo, appena l’acqua riempirà nuovamente le condutture, riappariranno le perdite di prima. La rete idrica siciliana necessita di interventi strutturali che facciano diminuire l’altissima percentuale di acqua sprecata e non certo di interventi placebo. Il labirintico sistema idrico siciliano è paragonabile a delle matriosche russe o scatole cinesi, se preferite. Intanto è doveroso chiarire subito che, nella scala delle responsabilità, la Regione siciliana, in ossequio all’art.14 dello Statuto, è nella prima posizione, ad essa debbono fare riferimento; i Comuni gestori, gli ATI, e a seguire Sicilacque spa, Idrosicilia spa, Girgenti acque spa, Caltacqua spa, e poi i Consorzi del Voltano, Tre Sorgenti, tanto per fare qualche nome.
Una puntualizzazione doverosa, i Consorzi sono stati aboliti con legge apposita, ma continuano a sopravvivere”.
“Perché viene da chiedersi come stipendifici per amici ? Parcheggi ben retribuiti per trombati della politica? La giungla dei privilegi e degli sprechi infiniti, il sistema clientelare, e la politica del dare per avere nella espressione più autentica. Tutti costi che inevitabilmente ricadono sulle Famiglie e sulle Imprese Siciliane. Gran Sicilia non abbassa la guardia, Domenica 7 Marzo 2021, alle 15,00, saremo a Passu Funnutu, tra Campofranco (CL) e Casteltermini (AG) a testimoniare la volontà a difendere gli interessi dei siciliani. Hanno aderito e ci daranno il loro sostegno Agostino Imondi del NFS e Sebastiano Intelisano dell’UM. Altre associazioni hanno manifestato la volontà ad esserci. Invitiamo quanti hanno a cuore una svolta concreta del Sistema Sicilia, ad aderire!”.