- L’assessore Pierobon è stato costretto alle dimissioni. Per il professore Aurelio Angelini i cinque deputati-‘scienziati’ di Diventeràbellissima hanno confezionato un emendamento che…
- La Commissione VIA VAS, da indipendente, se l’emendamento verrà approvato diventerà dipendente dal vertice del Dipartimento Ambiente e, di conseguenza, dipendente dalla politica
- Dietro tutto questo si celano tante ‘operazioni’. A cominciare da due mega inceneritori di rifiuti che, a norma di legge, partono già come impianti improbabili…
L’assessore Pierobon è stato costretto alle dimissioni. Per il professore Aurelio Angelini i cinque deputati-‘scienziati’ di Diventeràbellissima hanno confezionato un emendamento che…
Prima si sono sbarazzati dell’assessore Alberto Pierobon, che stava lavorando per il superamento delle discariche. Pierobon – che ha provato ad incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti – non si è dimesso: lo hanno fatto dimettere. Lo ha anche scritto sulla propria pagina Facebook: “Buongiorno, come richiesto dal Presidente ho rassegnato le mie dimissioni da assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità. Ringrazio il Presidente per l’opportunità che mi ha concesso e rivolgo, a lui e a chi prenderà il mio posto, tutti gli auguri di un buon lavoro”. Il “Presidente” che gli ha chiesto di dimettersi è l’attuale presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. Ora il gruppo parlamentare di riferimento dello stesso Musumeci – Diventeràbellissima – sta provando a mandare a casa anche il professore Aurelio Angelini, presidente della Commissione tecnica VIA VAS. E la Commissione che si occupa di questioni molto delicate: le Valutazioni di Impatto Ambientale e le Valutazioni Ambientali Strategiche. Ruolo ricoperto con indipendenza e con grande competenza da Aurelio Angelini, docente di materie legate alla tutela dell’ambiente all’università di Palermo, un passato nel mondo ambientalista, uno dei maggiori esperti, in Sicilia, di gestione dei rifiuti. Ma, adesso, al Governo regionale Angelini non va più a genio. A provare a mandarlo a casa stanno pensando i cinque parlamentari regionali di Diventeràbellissima: Giusy Savarino, presidente della fallimentare commissione Ambiente del Parlamento siciliano (è la Commissione che dal 2011 ‘babbia’ sull’acqua, fa poco o nulla per tutelare l’ambiente e prende cantonate in materia urbanistica), Alessandro Aricò, Giorgio Assenza, Giuseppe Galluzzo e Giuseppe Zitelli. Questi cinque parlamentari hanno firmato un emendamento alla legge Finanziaria 2021 che punta a riportare la Commissione VIA VAS sotto l’egida del Governo regionale. O meglio, del dipartimento Ambiente – storicamente uno degli uffici più controversi e contestati dell’amministrazione regionale – dove il dirigente generale viene nominato dal Governo regionale e rimane lì solo se lo stesso Governo lo vuole. Ricordiamo che, grazie ad alcune leggi sbagliate – nazionali (legge Bassanini) e regionali (legge regionale n. 10 del 2000 e altre leggi varie) – i dirigenti generali li nomina il Governo. Nel nome dell’ipocrisia – la separazione tra politica e burocrazia – il dirigente generale è alle strette dipendenze del Governo: un modo elegante, per la politica, per scaricare la firma dei provvedimenti su burocrati: burocrati che, magari, qualche volta ne approfittano, non si capisce se a titolo personale o su input della politica: vedi il caos nelle autorizzazioni nel ‘complicato’ mondo delle citate discariche).
La Commissione VIA VAS, da indipendente, se l’emendamento verrà approvato, diventerà dipendente dal vertice del Dipartimento Ambiente e, di conseguenza, dipendente dalla politica
E oggi? Le elezioni regionali si avvicinano e, come si dice dalle nostre parti, “ ‘a casa vonnu viriri ‘a spisa “. Insomma, bisogna andare al concreto. Ma prima di illustrare il “concreto” – per esempio, due ‘magnifici’ mega inceneritori di rifiuti – vediamo come stanno cercando di mandare a casa il professore Angelini. Il bell’emendamento dei cinque geniali parlamentari di Diventeràbellissima racconta di “una nuova strutturazione della Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA e VAS di cui all’articolo 8, comma 2 del decreto legislativo numero 152 del 3 Aprile 2006, così come modificato dall’articolo 6, comma 1 del Decreto legislativo numero 104 del 16 Giugno 2017”. Molto delicati i toni utilizzati: si citano le “rinnovate esigenze di innovazione e sviluppo delle politiche ambientali nazionali e comunitarie”, addirittura “in sintonia con i principi fondamentali dettati dalle leggi statali ed europee”. Tutto questo panegirico, sempre come si dice dalle nostre parti, ‘a strinciuta comporta la sostituzione dell’attuale Commissione VIA VAS presieduta dal professore Angelini con una Commissione alle dipendenze del vertice del Dipartimento Ambiente che, come già ricordato, è controllato dalla politica. La Commissione VIA VAS, struttura indipendente, diventa dipendente dal Dipartimento Ambiente e, di conseguenza, dalla politica. E il cerchio si chiude. La parola passa a Sala d’Ercole: sarà interessante capire chi voterà a favore di questa nuova ‘genialata’ di Musumeci & compagni. Sarà nostra cura – sempre che in Aula non si arrivi al voto segreto (cosa molto probabile) – illustrare ai nostri lettori i nomi dei parlamentari regionali che voteranno a favore o contro questa ‘genialata’.
Dietro tutto questo si celano tante ‘operazioni’. A cominciare da due mega inceneritori di rifiuti che, a norma di legge, partono già come impianti improbabili…
La domanda è: cosa c’è sotto? Perché l’attuale Governo ha ‘silurato’ l’assessore Pierobon e, adesso, sta provando a mandare a casa anche il professore Angelini? Con molta probabilità, non c’è alcuna voglia, da parte dell’attuale Governo, di sostituire le discariche con la raccolta differenziata dei rifiuti. Al contrario, si ipotizza la realizzazione di due mega inceneritori di rifiuti: si tratta degli impianti che inquinano l’aria e fanno ‘tanto bene’ alla salute delle persone. Uno di questi impianti dovrebbe sorgere alle porte di Catania, il secondo dalle parti di Lentini. Alla fine, se ci ragioniamo, a Catania, com’è noto, si concentrano gli interessi dei grandi gestori delle discariche private; e a Lentini c’è un’altra grande discarica che ha inquinato mezzo mondo: invece di chiuderla e di bonificare il territorio, vogliono andare a piazzare lì un mega inceneritore (con annessa discarica), alla faccia Lentini, Carlentini e Francofonte, tre centri della provincia di Siracusa noti per le arance rosse. Invece della arance rosse potrebbe arrivare il rosso del fuoco che brucerà i rifiuti di mezza Sicilia! A proposito: cosa ne pensano gli abitanti di Lentini e dei Comuni limitrofi? A proposito: si possono realizzare mega inceneritori di rifiuti? Assolutamente no! Intanto perché non c’è una pianificazione e, legge alla mano, senza pianificazione non si può. In seconda battuta, ammesso che li realizzeranno, dovranno seguire il principio del cosiddetto “Fabbisogno d’ambito”: l’impianto dovrà essere commisurato ai rifiuti prodotti nell’area in oggetto, non ai rifiuti prodotti da mezza Sicilia! E al fabbisogno d’ambito si lega un secondo principio: la “Prossimità del flusso” dei rifiuti. In pratica, non si possono trasportare i rifiuti da una provincia all’altra. E se questo è avvenuto e avviene ancora oggi è perché ‘qualcuno’ ha autorizzato la realizzazione di mega discariche e di ampliamenti delle discariche. Chi? Una bella domanda da porre ai ‘filosofi’ dell’assessorato regionale del Territorio e Ambiente, che Iddio li illumini sempre…
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