di Franco Calderone
referente per la Sicilia di Equità Territoriale
componente della Segreteria politica e del Direttivo nazionale
Finalmente ci siamo. Sì, Equità Territoriale (ET) di Pino Aprile esiste, c’è, è attiva. Nonostante da mesi ci impegniamo nell’individuazione di soggetti che possano diventare la nuova classe politica meridionale, e nello specifico calabrese, nonostante abbiamo percorso tutto il territorio calabrese per conoscere ed incontrare persone nuove, nonostante l’impegno profuso da Pino Aprile nella costruzione di un progetto politico nuovo, ma veramente nuovo, che interessasse la Calabria, ma anche il Meridione d’Italia, nonostante tutto ciò, la stampa nazionale, i ‘Giornaloni’, le televisioni, i social, nessuno si era mai preso la briga di citare questo enorme lavoro di ricerca. Anzi, molti cosiddetti osservatori hanno ignorato questa attività a favore del Sud Italia, oppure, ancora peggio, ci hanno associati a costole del PD o dei 5S e a volte del centrodestra, come se fosse vietato avere un proprio progetto politico, indipendente dagli altri partiti, e addirittura contrario ad essi.
Finalmente ci siamo. Finalmente, da un paio di giorni, l’agenzia ANSA ,Sky Tg24 ed altre innumerevoli testate giornalistiche nazionali hanno visto che esistiamo, comunicando che Sara Scarpulla, mamma di Matteo Vinci, ucciso dalla ‘ndrangheta in un attentato, si candida alle elezioni regionali calabresi con ET, avendo accettato l’invito di Pino Aprile. Adesso, tutti dovranno prendere atto che non siamo con i partiti politici nazionali che hanno devastato l’Italia, ed in particolare il Meridione, che Pino Aprile non è quel comunista che tutti hanno cercato di descrivere, che siamo su posizioni opposte a chi ha sgovernato l’Italia, destra e sinistra, e che soprattutto siamo alternativi a quel sistema di potere che ha palesemente fallito.
Ma tutti dovranno anche capire qual è la nostra posizione relativamente alle mafie, quelle che sono nate nel Meridione, ma che da tempo hanno trasferito i propri capitali al Nord. Quelle mafie che, assieme ai colletti bianchi ed alla politica, nella Reggio Emilia amministrata dall’ex ministro Graziano Del Rio, PD, hanno vinto alla lotteria della Giustizia 2000 anni di carcere. Noi, Equità Territoriale, rispetto a quelle mafie, siamo alternativi, antagonisti, oppositori. Noi siamo la vera novità nel panorama politico italiano, perché abbiamo al nostro interno persone valide, capaci, incorruttibili ed intransigenti, rispetto ad un sistema di potere che ha visto la collusione dei partiti con le delinquenze varie. Noi siamo il nuovo, che vuole rivendicare i diritti da sempre negati alle popolazioni meridionali, e che vuole la ripartenza dell’Italia dal Sud, perché è dal Sud che può veramente ripartire l’economia italiana, scevra da infiltrazione mafiose e delinquenziali. Ed anche in Sicilia abbiamo delle grosse novità, ma ne parleremo più avanti. Sì, finalmente ci siamo.