Con la chiusura del ponte Corleone di Palermo ai Tir e, in generale, ai mezzi pesanti si sta verificando una cosa che ci colpisce al cuore: l’inquinamento da gas di scarico che, con lungimirante impegno, il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Immobilità, pardon, alla Mobilità, Giusto Catania, hanno in tutti i modi cercato di scongiurare con la grande, stupefacente e celebrata ZTL rischia adesso di essere vanificato con il passaggio di Tir e mezzi pesanti dal centro della città. Che fare? Noi un’idea – più letteraria che ingegneristica, a dir la verità, ma non per questo impossibile – l’abbiamo maturata: istituire due squadre di ‘Ippogrifi rafforzati’ da piazzare alle due estremità del ponte Corleone. I due animali leggendari con testa, ali e zampe anteriori di aquila e corpo da cavallo dovrebbero ‘artigliare’ (da artigli) Tir e mezzi pesanti che debbono attraversare il ponte, assicurando il trasporto lato Palermo-Messina e lato Messina- Palermo.
Così facendo si eviterebbe a Tir e mezzi pesanti in generale di attraversare la città inquinandola. Con tale soluzione i cittadini di Palermo avrebbero modo di dimenticare che le ‘autorità’ hanno impiegato anni per capire che il ponte Corleone rischia di sbriciolarsi. I titolari di Tir e mezzi pesanti dovrebbero pagare un euro per ogni passaggio. Il ricavato verrebbe utilizzato per la biada degli ‘Ippogrifi rafforzati’ e per la biada del Tram cittadino (che è molto più famelico degli Ippogrifi). Andrebbe messo per iscritto, nel contratto tra Comune di Palermo e ‘Ippogrifi rafforzati’, di vietare categoricamente agli stessi ‘Ippogrifi’ di volare sulla Luna per recuperare i cervelli dei politici siciliani. Noi i politici siciliani li vogliamo così come sono…
Foto tratta da Dungeons & Dragons Italia