Nella propria pagina Facebook Ignazio Corrao, eurodeputato eletto nel collegio Sicilia-Sardegna, ha scritto un posto che vale la pena di leggere. Noi vi proponiamo alcuni passaggi, a nostro avviso importanti. Dopo aver ricordato la coerenza dei parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle che sono stati messi alla porta perché si sono rifiutati di appoggiare il Governo Draghi, Corrao ci regala quale ‘pennellata’ su Lugi Di Maio. Con leggera ironia, il parlamentare europeo che in tempi non sospetti ha abbandonato il Movimento 5 Stelle descrive molto bene il personaggio: “Quando denunciai tanto tempo fa la degenerazione in corso, dicendo che stavano diventando come l’UDEUR (il copyright è mio) fui attaccato dalle truppe mastellate ed isolato dai vertici abusivi. A distanza di tempo dico che a definirli UDEUR fui generoso, perché Mastella negoziava come se fosse un 10% il suo 1%, mentre Di Maio negozia il 33% come se fosse un 3%, quel che evidentemente è quel che a lui basta. Vorrei vedere se agli italiani avremmo strappato il consenso, se al posto di porci come ‘l’antipolitica’ e quelli che ‘dovevamo mandare tutti a casa’ e ‘aprire la scatoletta’ gli avessimo raccontato che, al netto di alcuni buoni provvedimenti legislativi difesi nei primi mesi di governo (con l’onda lunga delle elezioni), ci saremmo accollati qualsiasi cosa e qualsiasi partito e personaggio improponibile. A me qualche dubbio viene”.
Poi si rivolge ai parlamentari che sono stati messi fuori dal Movimento per non aver sostenuto il Governo Draghi: “Agli espulsi dico di essere fieri e andare a testa alta. È stato un grande sogno in cui abbiamo dato il cuore, chi più chi meno e chi prima chi dopo, ma come in altre situazioni umane le idee e le regole sono state sostituite dalle ambizioni personali che hanno accelerato e anticipato una fine, che sapevamo tutti ci sarebbe stata e che a questo punto rischia di essere anche ingloriosa. Dentro ci sono ancora tante brave persone a cui voglio bene, che lavorano sodo per cambiare qualcosa centimetro per centimetro, e che sono sostanzialmente vittime (alcuni consapevoli, altri meno) di manovre di potere che non gli appartengono e i cui mal di pancia (oggi ancora nascosti all’opinione pubblica), sono destinati ad esplodere nel futuro prossimo”.