- Palermo mai così sporca. Allo ZEN si va oltre la vergogna
- Associazioni e Comitati cittadini invitano i Consiglieri comunali a far visita alla ZEN
- La liberazione di Palermo avverrà solo quando si tornerà al voto
Palermo mai così sporca. Allo ZEN si va oltre la vergogna
Fotografie del disastro per illustrare la situazione dello ZEN, il quartiere di Palermo nato male e cresciuto peggio. Un quartiere che, rispetto a trent’anni fa, è sicuramente migliorato (ci riferiamo alla ZEN e non allo ZEN 2, dove il degrado è rimasto quello di sempre). Solo che nelle ultime settimane la situazione è precipitata: il Comune è senza soldi, ‘dissanguato’ dalla gestione del Tram, che ‘succhia’ risorse a tutti gli altri servizi. Il risultato è che la città – tutta la città di Palermo, dal centro alle periferie – è sommersa dai rifiuti. Spettacolo normale, da almeno tre anni a questa parte. Ma oggi siamo veramente al limite: tanto che è intervenuto il Prefetto. Domani un po’ di munnizza dovrebbe essere tolta dalle strade della città, ma la situazione – la situazione finanziaria – rimane complicata.
Associazioni e Comitati cittadini invitano i Consiglieri comunali a far visita alla ZEN
Sulla munnizza che avvolge e travolge Palermo registriamo una lettera che alcune Associazioni cittadine hanno inviato ai Consiglieri comunali. leggiamola: “ll.mi Sigg.ri Consiglieri del Comune di Palermo, Noi cittadini di Palermo, normalmente civili e contribuenti, chiediamo a Voi Consiglieri comunali se siete a conoscenza della situazione attuale di Palermo, una città in ginocchio, sommersa da tonnellate di rifiuti dal centro alle periferie. Nessun chiarimento è stato fornito a noi cittadini, nessuna richiesta di scuse per la gravissima situazione igienico-sanitaria, che mette in pericolo la salute di tutti in un periodo drammatico per la pandemia in corso. Motivi strutturali, organizzativi o beghe sindacali, il cui prezzo lo stanno pagando a caro prezzo tutti, dai bambini agli anziani, costretti a convivere con immonde discariche puzzolenti, mentre dalle stanze del Palazzo di Città di sente solamente un assordante silenzio. Vi invitiamo formalmente, noi cittadini aderenti firmatari della presente lettera, a fare una passeggiata in uno dei quartieri simbolo di questo disastro, lo Zen. Vi chiediamo di percorrere insieme a noi le strade che percorrono i bambini che vivono in questo quartiere martoriato, di respirare la stessa aria che respirano loro, di fare spaziare lo sguardo sulle immonde e vergognose montagne di rifiuti che assediano le loro abitazioni. Non siamo in periodo elettorale e non c’è in visita alcuna personalità, né il Papa, né alcun ministro. Però vi chiediamo di andare lo stesso in giro per quei sentieri ritagliati fra le discariche, senza stampa al seguito, solo per fare vivere sulla Vostra pelle quello che vivono i nostri concittadini e dare, forse, priorità in Consiglio ai problemi reali dei palermitani. Dopo tanti anni nulla è cambiato e siamo alla fine della seconda sindacatura (l’ennesima) con una città letteralmente in ginocchio”. La lettera si chiude con i Distinti saluti e le firme: Associazione Comitati Civici Palermo – Giovanni Moncada; Isola Felice – Giorgio Albanese; Comitato Civico Pagliarelli – Dario Saia; Amari Cantieri – Francesco Raffa; Il Glicine – Gabriella Pucci; Konsumer Sicilia Palermo – Anna Lisa Consiglio; Marathon Palermo – Tanino Miano; Pro Loco Nostra Donna del Rotolo Giovanni Purpura; Compa ASP – Carlo Picone; Circolo l’Istrice – Raffaele Savarese.
La liberazione di Palermo avverrà solo quando si tornerà al voto
Ricordiamo che c’è stata la possibilità di liberare Palermo dall’attuale, disastrosa amministrazione comunale: una mozione di sfiducia con il sindaco della città, Leoluca Orlando, che si è salvato grazie a 20 Consiglieri comunali. Chissà cosa pensano i 20 Consiglieri comunali del degrado della città in questi giorni. E’ un o’ lo stesso discorso dei parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle he stanno appoggiando il Governo di Mario Draghi: andranno avanti sino alla fine della legislatura per poi scomparire. E la stessa cosa faranno i Consiglieri comunali che tengono in piedi l’attuale amministrazione comunale: il voto arriverà. Il problema è che, come l’Italia, anche Palermo, in attesa del voto, affonda.
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