- Grazie al Covid-19 si aggirano le leggi con grande compiacimento delle classi padronali e dei loro bardi
- Come aggirare CCNL, profili e regole per assegnare nuovi profili agli amici
da Riccardo Longo
addetto alla comunicazione del Sifus Confali
riceviamo e pubblichiamo
Grazie al Covid-19 si aggirano le leggi con grande compiacimento delle classi padronali e dei loro bardi
I lavoratori di tutta Italia e di tutti i comparti stanno dolorosamente sperimentando sulla loro pelle come il Covid sia divenuto strumento per scavalcare, scavallare, superare norme, leggi e sistemi con grande compiacimento delle classi padronali e dei loro bardi. Addirittura, i signori padroni ci fanno la figura di novelli filantropi, di teorici di un nuovo umanesimo: per dirla alla maniera del già ex presidente del Consiglio.
Ma la realtà non sfugge a chi invece lotta ancora per il lavoro e i lavoratori.
“Piangi e fotti”: è il motteggio popolare che ben descrive la situazione. Andiamo al sodo e fuori dai denti esemplifichiamo un caso che ci viene sotto al naso. Parliamo del “Fondo delle competenze”: e già dolgono le terga dei lavoratori onesti. Istituito e tenuto in piedi “nottetempo e casa per casa”, come diceva Vincenzo Consolo, con decreti legge: il 34/2020 e il 104/2020. A causa del Covid e per le conseguenti mutate esigenze organizzative, con tale legislazione di emergenza si finanziano e si dà opportunità ai padroni, alle imprese e a tante altre organizzazioni di riqualificare, formare e cambiare di livello il personale già in forza. A chi legge, a primo acchito, l’idea del legislatore appare lodevole ma poi ci mette poco a comprendere il tentativo sadomaso di approccio alle terga dei lavoratori.
Come aggirare CCNL, profili e regole per assegnare nuovi profili agli amici
Parliamo ancora con più chiarezza e utilizziamo il comparto della Formazione professionale come esempio. Con la scusa del Covid e di una nuova didattica, anche a distanza, come piace dire oggi, un Ente di Formazione con le somme di tale “Fondo Nuove Competenze” può riqualificare taluni suoi “unti”, magari a rischio di licenziamento per motivi che esulano dalle vicende Covid; per esempio, da posizioni amministrative essere riqualificati tutor, con un breve percorso didattico magari anche in Dad. Bella cosa vero? Ma così facendo ci si scorda e si beffeggiano i CCNL, i profili e le regole per accedere a tali profili; si scorda l’esistenza di un Albo e come dentro tale Albo già di tutor ce ne stanno tanti e attendono la ricollocazione. Si aggirano i criteri, le leggi antiche e i vecchi ordinamenti e pure si appare buoni e operativi. La realtà è invece quella di un neosistema liberista, spartitorio e che alimenta clientele e non diritti. Un capolavoro signori, un capolavoro di legalità per cui nessuno sarà più sicuro di nulla.
Un tale disse: “…riusciranno a farvi amare i vostri carnefici…”.
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