Giggino – al secolo Luigi Di Maio – è stato riconfermato. Grazie a Dio è di nuovo ‘sistemato’. Ministro degli Esteri: il vero ‘biglietto da visita’ del Governo Draghi. L’uomo giusto al posto giusto per dare lustro (che rima!) all’Italia. Ora, però, non facciamo scherzi: dopo Giggino va subito sistemato Giancarlo. Parliamo, ovviamente, di Giancarlo Cancelleri che, inopinatamente, quando è nato il Governo Conte bis, ha lasciato lo scranno parlamentare dell’Assemblea regionale siciliana per andare a fare il vice Ministro. Ora che è cambiato il Governo ci lasciate Giancarlo senza poltrona? Volete veramente questo? Veramente la politica è così infame? Lo volete veramente rimandare a Caltanissetta a passeggiare nella piazza centrale della città a tipo Vitaliano Brancati? Così senza cuore, siete?
No, non ci crediamo. Egregio Beppe Grillo una volta comico e feroce critico di Bettino Craxi e del Psi, oggi sponsor dell’alleanza PD-Movimento 5 Stelle e teorico del Ministero della transizione ecologica con le Banche e con la Finanza di Mario Draghi: intervenga Lei – ma non per ridere, per davvero! – intervenga Lei col suo potere misterioso: glielo dica lei a ‘Super-Mario’, faccia in modo che Giancarlo abbia una poltrona: se non di vice Ministro, se non di Sottosegretario, almeno di sottogoverno. La merita, la poltrona, Giancarlo: per la sua coerenza, per la sua costanza, per la sua competenza, per l’ottimo lavoro svolto nelle secolari vicissitudini appaltizie delle strade siciliane care al grande Parmenide: la Palermo-Agrigento e la Agrigento-Caltanissetta. Nessuno, meglio di Giancarlo Cancelleri, ha colto il nesso tra l’essere e il molteplice in eterno e dialettico conflitto in queste due opere pubbliche sicule senza tempo… Insomma, Parmenide a parte, vogliamo una poltrona anche per Giancarlo Cancelleri. Noi, i grillini governativi li vogliamo tutti sistemati!