J'Accuse

Formazione professionale: dieci suicidi non sono bastati a risvegliare la coscienza dei governanti siciliani

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  • Noi diamo per scontato che chi governa la Sicilia abbia una coscienza. Ci smentiranno? 
  • Togliersi la vita per avere riconosciuti i propri diritti in Sicilia non basta più
  • Gli assessori regionali Roberto Lagalla e Antonio Scavone che non trovano mai il tempo per un tavolo di confronto 
  • Governo regionale come un muro di gomma: non resta che tornare a protestare in piazza

da Costantino Guzzo
segretario regionale Sifus Confali Formazione professionale Sicilia
riceviamo e pubblichiamo

Noi diamo per scontato che chi governa la Sicilia abbia una coscienza. Ci smentiranno? 

Martedì 16 febbraio 2021 il Sifur Confali torna a manifestare, questa volta dinanzi l’assessorato regionale al Lavoro e alla Famiglia. Il Sifus Confali non intende mollare la lotta e non si fermerà fino a quando non avrà raggiunto certezze quanto alla ricollocazione del personale tutto iscritto all’Albo degli operatori della Formazione professionale. Personale storico, tutelato precisamente dall’art. 2 della legge regionale 25/93: tale legge prevede per tutti gli operatori che si trovano in stato di crisi e senza contratto di lavoro la continuità lavorativa e retributiva. Tale legge è stata puntualmente disattesa anche dall’attuale Governo regionale, come dal precedente. Si denota una volontà politica che, navigando nelle faccende della quotidianità, senza maturare una chiara ottica di sistema, non viene più a capo di questa situazione.

Togliersi la vita per avere riconosciuti i propri diritti in Sicilia non basta più

Nemmeno le tragiche storie umane dei nostri dieci colleghi suicidi hanno scosso chi governa: gente che non ha avuto più la forza di lottare, abbandonata dalle forze politiche e che non ha avuto alcun supporto di qualsiasi tipo di ammortizzatore sociali ormai da quasi 3 anni. Questo Sindacato chiede che venga riaperto un tavolo congiunto con le presenze dell’assessore regionale al Lavoro, dott. Antonio Scavone, del Dirigente generale dell’assessorato al Lavoro, dell’assessore alla Formazione professionale, professore Roberto Lagalla, del dirigente Dirigente generale del dipartimento Formazione, i rappresentanti della nostra organizzazione sindacale, invitando il Prefetto di Palermo. Questo al fine di chiarire, una volta per tutte, se la legge regionale 25/93 a tutela degli operatori della Formazione professionale, che oggi non risulta abrogata, sia applicabile, in quale forma e in quali tempi.

Gli assessori regionali Roberto Lagalla e Antonio Scavone che non trovano mai il tempo per un tavolo di confronto 

E’ appena il caso, qui, di ricordare che tale agognato tavolo di confronto era già stato convocato per il 30 Settembre 2020, ma che mai ha avuto luogo a causa degli impegni istituzionali degli assessori. Nei primi giorni del mese di Febbraio 2021 una rappresentanza della nostra organizzazione sindacale è stata ricevuta dal delegato del Prefetto di Palermo che è stato informato circa la gravità della situazione economica disastrosa in cui, ormai da anni, versano gli operatori del settore che, abbiamo già detto, mancano di ammortizzatori sociali. Il dott. Barbera ha rassicurato che il Prefetto conosce bene lo stato delle cose e che ha inoltrato una nota di attivo sollecito affinché le parti aprano il tavolo del confronto. Nei giorni seguenti questa organizzazione sindacale ha incontrato i Dirigenti dell’assessorato alla Pubblica Istruzione e della Formazione. Il Dott. Lo Iacono della segreteria dell’assessore Lagalla ma anche la Dirigente generale, dott.ssa Patrizia Valenti Patrizia, hanno manifestato la disponibilità verso la convocazione di tale tavolo di confronto.

Governo regionale come un muro di gomma: non resta che tornare a protestare in piazza

Il 3 Febbraio la stessa delegazione della nostra organizzazione sindacale è stata ricevuta da un consigliere della segreteria dell’assessore al Lavoro, il quale ha espresso disponibilità a partecipare al tavolo di confronto ma soprattutto l’interesse ad essere informato e ragguagliato sulla risposta al quesito che lo stesso assessorato ha posto all’Avvocatura di Stato nel mese di Febbraio 2020. Il componente della segreteria dell’assessore Scavone ha ascoltato le richieste della nostra delegazione e si è impegnato a dare comunicazione telefonica, nel giro di pochi giorni, sulle decisioni in merito dell’assessore. Ad oggi non è pervenuta alcuna informativa, onde per cui, in mancanza di risposte organizzeremo per Martedì 16 Febbraio l’ennesima manifestazione.

 

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