In un articolo pubblicato nei giorni scorsi da DISINFORMAZIONE.IT leggiamo che in alcune RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) si registra un aumento di anziani positivi al Covid dopo la vaccinazione. Non si tratta di uno studio ‘corsaro’ fatto da chissà chi, o di un’interpretazione campata in aria di eventi, ma di fatti di cronaca documentati da articoli di giornali. La cosa ha destato in noi stupore. Leggiamo tre articoli dei giorni scorsi.
Cominciamo con il primo articolo. E’ stato pubblicato da NEWS 24 lo scorso 23 Gennaio. Titolo: “Covid, 23 anziani positivi nella Rsa di Cassano allo Jonio: giovedì in 30 erano stati vaccinati”. Sommario: “I casi sono stati rilevati grazie al tampone rapido effettuati nella struttura del centro del cosentino. Il focolaio confermato dal presidente del Cda di Casa serena”. Articolo: “Ventitrè ospiti su 33 di Casa Serena, l’istituto per anziani di Cassano allo Jonio, sono risultati positivi questa mattina al tampone rapido. La notizia è stata confermata dal presidente del CdA dell’istituto per anziani cassanese Antonio Golia. «A seguito di una positività riscontrata ieri su un anziano che doveva rientrare in istituto dopo una breve assenza, questa mattina – ha affermato Golia – abbiamo sottoposto a tampone rapido tutti i nostri ospiti, gli operatori sanitari e gli amministrativi. Ventitre ospiti sono risultati positivi, mentre tutte le altre persone sottoposte al tampone sono risultate negative. C’è da ricordare che solo giovedì scorso 30 anziani e 21 operatori sanitari si erano vaccinati»” (qui tutto l’articolo).
Secondo articolo. Pubblicato lo scorso 22 Gennaio da il Resto del Carlino Cesena. Titolo: “Covid focolaio a Mercato Saraceno dopo il vaccino, Rsa senza tregua”. Sommario: “Positive trentotto persone nella struttura ‘Casa Insieme’. Tutti avevano ricevuto la prima dose”. Articolo: “Mercato Saraceno (Forlì Cesena), 22 gennaio 2021 – Trentotto contagiati da Covid-19. Ventisette ospiti ed undici operatori a Casa-Insieme di Mercato Saraceno sta preoccupando molto il Comune della media vallata del Savio, già segnato, da inizio pandemia, da 7 morti, oltre 350 positivi ed un altro centinaio in questi giorni. Da oggi cinque classi delle scuole elementari sono a casa in quarantena precauzionale per un caso riscontrato l’altro ieri. Un focolaio inaspettato quella di Casa – Insieme (una residenza anziani e centro diurno) in quanto la settimana scorsa era iniziata proprio qui il piano vaccinale per i 55 ospiti e per tutti gli operatori. Ora la metà di questi è risultata invece positiva al Covid, dopo i primi due casi riscontrati nella giornata di mercoledì” (qui tutto l’articolo).
Terzo articolo: TGR Friuli Venezia Giulia, 22 Gennaio. Titolo: “Nelle case di riposo ospiti vaccinati eppure infettati”. Sommario: “L’Asufc: il problema in almeno 5 strutture su 41. L’infettivologo Tascini: può succedere in un momento di alta incidenza e prima del richiamo”. Articolo: “Positivi al coronavirus dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino. E’ il nuovo fronte che si è aperto nelle case di riposo della regione dove si era arrivati a una copertura media del 70%. A segnalarlo i dipartimenti di prevenzione. I numeri sono ancora piccoli ma preoccupano. Per l’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale al momento il problema riguarda 5 delle 41 strutture per anziani dove i vaccini sono già stati somministrati. Fra esse anche la Quiete di Udine che ancora conta una settantina di contagiati. A Pordenone qualche caso alla Umberto primo” (qui tutto l’articolo).
E oggi?
Da allora ad oggi sono passati venti giorni. Ci chiediamo e chiediamo: qual è la situazione oggi? L’andamento si è invertito? Qualcuno si sta occupando di monitorare questi dati? Il nostro non vuole essere un allarme. Però sono fatti di cronaca. Ripetiamo: magari, rispetto a venti giorni addietro, la situazione è mutata. Però porre queste domande non ci sembra fuori luogo.