Ieri abbiamo scritto un articolo dal titolo: “SARS-COV-2/ Cosa sta facendo la Sicilia di concreto per scongiurare l’arrivo delle varianti del virus?”. Oggi apprendiamo una notizia che non ci stupisce affatto: la presenza, nella nostra Isola, delle varianti del virus. Leggiamo su La Sicilia: “L’ombra della mutazione inglese, ma anche di quella sudafricana, si allunga sulla Sicilia dove sono state scoperte per la prima volta anche le mutazioni del virus. La variante inglese sarebbe arrivata in Sicilia circa un mese fa, ma la conferma è arrivata solo recentemente con il sequenziamento del genoma fatto dal Centro Controllo Qualità e Rischio Chimico del Policlinico di Palermo, diretto dalla professoressa Francesca Di Gaudio, si tratta di variante inglese. Sulla variante sudafricana invece non c’è conferma ma più di un sospetto che riguarda un uomo rientrato in Sicilia da un viaggio di lavoro in Africa e ricoverato la settimana scorsa all’ospedale di Partinico. Il luogo da cui proveniva ha fatto scattare l’allerta. L’uomo è stato quindi messo in isolamento e sono stati rintracciati i contatti stretti. Non sarebbe affetto dalla variante inglese e il sospetto è che si tratta di quella sudafricana ma indagini sono ancora in corso”.
Da quando è esplosa la pandemia non sappiamo più quante volte abbiamo scritto che la prima cosa da fare in questi casi è la riduzione drastica, se non il blocco, della libera circolazione delle persone. Perché il virus si sposta con le persone e, in certi casi, anche con le merci. Ma sarebbe già sufficiente controllare gli arrivi in Sicilia da altre parti d’Italia e dal resto del mondo e, in generale, provare a ridurre drasticamente la libera circolazione delle persone. Come volevasi dimostrare, l’uomo che avrebbe portato in Sicilia la variante – il condizionale è d’obbligo, visto che sono in corso gli accertamenti – la variante sudafricana sarebbe arrivata dall’Africa.
E dall’Africa, in piena pandemia, con le varianti del virus conosciute e sconosciute che incombono, continuano ad arrivare migranti. Ieri sono giunti ad Augusta 422 migranti con 49 di loro positivi al virus. Superfluo aggiungere che quello che succede è rischioso per la popolazione siciliana. Ma, a quanto pare, gli interessi di chi governa il flusso dei migranti dall’Africa sono più importanti della cautela. Inutile precisare che in Umbria lo scenario provocato dalle mutazioni del virus è tremendo con un ricovero ogni ora. In Sicilia amiamo il ‘brivido’…
Su Blog Sicilia, a proposito dello sbarco dei migranti ad Augusta, leggiamo una dichiarazione dello stesso sindaco, Giuseppe Di Mare: “Un paese civile non può che essere un paese accogliente e vicino ai bisognosi, un paese attento ai deboli ed agli ultimi in generale”. E’ evidente che accogliere 422 migranti, con 49 positivi, non è un problema. Noi non la pensiamo così e, invece, pensiamo che, in questo momento, dovrebbero essere bloccati gli sbarchi dei migranti in Sicilia. Questo non perché non siamo vicini ai bisognosi e agli ultimi in generale, ma per evitare di importare in Sicilia mutazioni del virus conosciute e sconosciute. Prendiamo atto che gli ‘esagerati’ siamo noi, mentre l’attuale Governo nazionale e il Governo regionale sono per l’accoglienza. Speriamo bene…
Foto tratta da Med4Care
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