- Non è il caso di ridurre drasticamente la libera circolazione delle persone? E’ normale fare sbarcare migranti in Sicilia in un momento del genere?
- In Umbria, oggi, un ricovero al minuto causa la presenza delle varianti inglese e brasiliana
Non è il caso di ridurre drasticamente la libera circolazione delle persone? E’ normale fare sbarcare migranti in Sicilia in un momento del genere?
Qualcuno, in Sicilia – ci riferiamo a chi si occupa di Covid-19 – sta seguendo quello che sta succedendo in Umbria con le varianti del virus? Ce lo chiediamo perché l’unico modo per bloccare la diffusione delle mutazioni è la drastica riduzione – sarebbe ancora meglio il blocco – della libera circolazione delle persone. Ma non ci sembra che sia questo l’orientamento del Governo nazionale (per quello che è, visto che c’è un nuovo Governo che dovrebbe nascere) e del Governo siciliano. Non abbiamo notizie precise su che cosa succede negli aeroporti, nei porti, nelle stazioni ferroviarie e nello Stretto di Messina. Quello che sappiamo è che in Umbria la situazione è grave e che in Sicilia sono già arrivati i primi migranti. Non considerando il fatto che di varianti, in giro, ce ne possono essere tante, alcune non ancora conosciute. Un motivo in più per stare molto attenti, soprattutto in un momento in cui sono state parzialmente riaperte le scuole.
In Umbria, oggi, un ricovero al minuto causa la presenza delle varianti inglese e brasiliana
Proviamo ad illustrare adesso qual è la situazione in Umbria, nella speranza che il presidente della Regione, Nello Musumeci, e l’assessore alla Salute-Sanità, Ruggero Razza, comincino a riflettere su quanto sia sbagliato, in questo momento, non controllare in modo meticoloso gli arrivi e far sbarcare in Sicilia migranti. In Umbria, in questo momento, ci sono due varianti: la brasiliana e l’inglese. La situazione, come già ricordato, è grave. Oggi sono stati contati 500 ricoveri, 16 in più di ieri. In pratica, un ricovero ogni ora. Le terapie intensive occupate sono il 56%: quindi sopra la soglia d’allerta. “Ad oggi, con 190 positivi su 754 tamponi molecolari e 1.390 test antigenici effettuati – leggiamo su fanpage.it – il tasso di positività è del 25,1 per cento sui molecolari e dell’8,86 totale. Preoccupa in particolare la situazione all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove da settimane circola la variante brasiliana: i cluster hanno interessato 30 pazienti, entrati negativi all’infezione e poi scoperti positivi, mentre una settantina di medici sono poi risultati positivi, 60 dei quali avevano ricevuto la prima dose del vaccino e in un caso anche il richiamo”. Chi vuole capire, capisca.
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