- La presidente della Commissione Ue ha detto che “il virus potrebbe non essere più contrastato a sufficienza dai vaccini attuali”. E in Sudafrica…
- Non è un po’ strano che questi dibattito sull’obbligatorietà dei vaccini si riapra quando le mutazioni del virus…
- “Perché non si può licenziare chi non si vaccina contro il Covid”
La presidente della Commissione Ue ha detto che “il virus potrebbe non essere più contrastato a sufficienza dai vaccini attuali”. E in Sudafrica…
La notizia è ufficiale da qualche giorno: “Il Sudafrica ha annunciato la sospensione temporanea del suo programma di vaccinazione contro il Covid-19 che doveva partire nei prossimi giorni con un milione di dosi di AstraZeneca. La decisione è stata presa dopo uno studio dell’Università del Witwatersrand di Johannesburg, che ha rivelato un’efficacia ‘limitata’ contro la cosiddetta variante sudafricana del virus (tratto da TGCOM 24). Sempre in queste ore si registra la dichiarazione della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “Abbiamo bisogno di prepararci oggi a uno scenario nel quale il virus potrebbe non essere più contrastato a sufficienza dai vaccini attuali”. E sempre in queste ore abbiamo letto un articolo su la Repubblica dal titolo: “Medici no-vax via dagli ospedali: lo dice la legge”. Il sommario dell’articolo è altrettanto perentorio: “Il presidente dell’Ordine Anelli: ‘Vanno trasferiti o licenziati’. Le Asl verso una linea comune: chi rifiuta di immunizzarsi non potrà più lavorare a contatto con i pazienti”. Diciamo che c’è un po’ di confusione: perché una cosa sono i no-vax e altra e ben diversa cosa sono i medici che non si sono vaccinati per problemi di salute (per esempio, rischio allergie).
Non è un po’ strano che questi dibattito sull’obbligatorietà dei vaccini si riapra quando le mutazioni del virus…
Colpisce in questo atteggiamento rigido – i medici che non si vaccinano vanno licenziati (il riferimento è solo ai medici che lavorano negli ospedali o anche ad altri medici che vengono in contatto con il pubblico?) – la contraddizione con quello che sta accadendo nel mondo. Il virus SARS-COV-2 muta a ripetizione e ci sono mutazioni che non sono coperte dai vaccini. In Sud Africa, come già accennato, hanno interrotto le vaccinazioni con il vaccino AstraZeneca perché questo vaccino “ha rivelato un’efficacia ‘limitata’ contro la cosiddetta variante sudafricana del virus”. La presidente della Commissione europea dice che ci dobbiamo preparare “a uno scenario nel quale il virus potrebbe non essere più contrastato a sufficienza dai vaccini attuali”; ebbene, a fronte di tutto questo c’è qualcuno che, in Italia, vorrebbe licenziare i medici, pasticciando tra no-vax e medici che non si sono vaccinati per problemi legati alle possibili allergie.
“Perché non si può licenziare chi non si vaccina contro il Covid”
Noi, sulla rete, abbiamo rintracciato un articolo scritto da un noto giurista, professor Giuseppe Pellacani, ordinario di Diritto del lavoro presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. Il titolo del suo articolo – che ovviamente è indicato per chi vuole approfondire le questioni tecnico-giuridiche e non certo a chi va per slogan e luoghi comuni – è: “Vi spiego perché non si può licenziare chi non si vaccina contro Covid-19”. Ciò posto, noi vogliamo seguire il ragionamento dei duri e puri del vaccino obbligatorio. Fino ad ora, a chi si vaccina – e quindi anche ai medici – viene chiesto di apporre la firma sul consenso informato. Se il vaccino anti-Covid prodotto dalle multinazionali farmaceutiche dovesse essere reso obbligatorio, beh, va da sé che ci dovrebbero essere due condizioni: una legge (e non un DPCM!) che renda obbligatorio il vaccino; e nessun consenso informato da parte di chi viene obbligato a vaccinarsi, ma, al contrario, lo Stato che si assume le responsabilità di pagare i danni a coloro i quali dovessero subire dei danni.
Quello che potrebbe succedere con le nuove mutazioni del virus
Qualche altra domanda. Se tra qualche tempo – coma sta avvenendo in Sudafrica – si dovesse appurare che il vaccino somministrato non risulta efficace contro una variante del virus che succederebbe? Si obbligherebbero i medici pubblici ad un’ulteriore vaccinazione? E se poi di dovesse appurare che il secondo vaccino somministrato non risulta efficace a un’altra variante del virus che succederebbe? Si obbligherebbero i medici pubblici a un’ulteriore vaccinazione? E se poi di dovesse appurare che il terzo vaccino somministrato non risulta efficace a un’altra variante del virus che succederebbe? Si obbligherebbero i medici pubblici a un’ulteriore vaccinazione? E via continuando…
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