Sul Titanic

Di Battista 5 mesi fa ha previsto il Governo Draghi. E aggiunge che “punta al Quirinale”

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  • Alessandro Di Battista conferma il suo no secco al Governo di Mario Draghi
  • A questo punto bisognerà capire quanti parlamentari lo seguiranno
  • Nel Movimento 5 Stelle spaccatura sempre più vicina

Alessandro Di Battista conferma il suo no secco al Governo di Mario Draghi

Questa volta Alessandro Di Battista ha deciso di andare fino in fondo. Sin dall’inizio ha detto “No” al Governo di Mario Draghi. E, a differenza di altri grillini che le idee le cambiano spesso, non cambia idea. E lo ribadisce in un altro post sul Facebook: “Sia chiaro, non ho dubbi che il Professor Draghi sia una persona onesta, preparatissima ed autorevole. Questo non significa che lo si debba appoggiare per forza. Io contrasto Draghi non sul piano personale ma su quello politico. E, ripeto, non cambio idea. Oltretutto l’assembramento parlamentare che si sta delineando è l’antitesi della Politica. Vi invito, senza pregiudizi, a legger quel che scrivevo sul Professor Draghi il 31 agosto scorso”.

A questo punto bisognerà capire quanti parlamentari lo seguiranno

E qui arriva l’auto-citazione: “Draghi non è cambiato, non si è convertito all’interesse generale, non ha preso coscienza delle perversioni del liberismo. D’altro canto un capitalista finanziario è per sempre. Semplicemente vuole fare il Presidente della Repubblica e per arrivare al Quirinale è disposto persino a guidare un governo di unità nazionale (Dio ce ne scampi) se gli venisse richiesto”. Sono parole che ho scritto cinque mesi fa. Le scrissi quando ebbi la sensazione che si stesse lavorando ad un governo Draghi. Ripeto. Si può rispettare un uomo anche facendo opposizione. Io la mia scelta l’ho presa, e vado fino in fondo”. Sarà interessante capire quanti parlamentari del Movimento 5 Stelle seguiranno Alessandro Di Battista.

Nel Movimento 5 Stelle spaccatura sempre più vicina

La nostra sensazione – cose che scriviamo da quando Mario Draghi è stato incaricato di formare il nuovo Governo – è che la strada, per l’ex numero 1 della Banca Centrale Europea (BCE), è tutt’altro che in discesa. A nostro modo di vedere, Di Battista non è solo, in questa sua battaglia. Con lui ci sono parlamentari del Movimento 5 Stelle, anche se non è facile, in questo momento, capire quanti potrebbero essere. Ma a nostro modesto avviso ci sono. La presa di posizione di Di Battista certifica che, questa volta, Beppe Grillo non ha ricompattato il Movimento. Semmai è vero il contrario, perché, da quello che si capisce, la spaccatura, nel Movimento 5 Stelle, è ormai dietro l’angolo…

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