Vi dicono che l’attuale crisi politica è complicata, vero? Ebbene, sappiate che non è così. Al contrario di quello che raccontano i ‘Grandi commentatori’ politici, l’attuale crisi politica italiana è di una semplicità disarmante. Tutto è semplicissimo, tutto è alla luce del sole. Pensate che persino i grillini, che sono sempre gli ultimi a sapere le cose, hanno capito di essere stati usati e gabbati. Quando un minuto dopo che il presidente della Camera, Roberto Fico – non a caso grillino pure lui – è tornato al Quirinale per riferire quello che già tutti gli ‘scafati’ sapevano fin dall’inizio, e cioè che Matteo Renzi aveva detto no al secondo incarico a Giuseppe Conte, è venuto fuori il nome di Mario Draghi per Palazzo Chigi. Copione già scritto. Allora i grillini hanno realizzato che tutta questa storia – Conte che al Senato si accorge di non avere più i voti, Conte che si prende tre settimane per cercare sempre al Senato i “responsabili” e i “costruttori” e non li trova, Conte che si dimette e aspetta dal Quirinale il reincarico che non arriverà – era in realtà una sceneggiata per metterli nell’unico posto dove, in realtà, vista la loro ‘lungimiranza’ politica, dovrebbero stare i grillini di Grillo e Di Maio: nel sacco! Avete presente Cesare Pavese che aspettava “da sei ore il suo amore ballerina”? Ecco, una cosa del genere…
E il resto? Ancora più semplice. Sapete chi sono i veri responsabili della crisi del Governo Conte? Lo stesso Conte e alcuni – non tutti: alcuni – dirigenti del PD. Sono loro che, con impegno sagace e ‘commovente’, hanno tagliato i rami sui quali stavano seduti. Vedete, noi, da poco più di un anno, seguiamo al mattino la trasmissione radiofonica L’Italia s’è desta di Radio Cusano Campus. Dove, in totale libertà, i politici si alternano e si lasciano intervistare a ruota libera da due giornalisti che vanno a ruota libera. Dovete sapere che, già da un po’ di tempo, abbiamo ascoltato le lamentale di parlamentari e di qualche Ministro circa il comportamento dell’ex Presidente del Consiglio Conte. Raccontavano, questi politici – tutti della ex maggioranza, attenzione! – che in Consiglio dei Ministri non sempre, ma quasi sempre nelle cose importanti, arrivavano quelle che noi in Sicilia definiamo le “minestre impiattate”. Su certi argomenti importanti i Ministri si trovavano faldoni – che per leggerli e approfondirli ci sarebbero voluti giorni e giorni! – mentre gli stessi Ministri venivano ‘gentilmente’ invitati ad approvarli subito! A ‘scatola chiusa’, insomma.
Ci sono state lamentele, ripetute lamentele. Non soltanto da parte dei Ministri di Italia Viva. Sapete come vanno le cose nel PD, vero? Non lo sapete? Ve lo diciamo noi: obbedire e combattere (e, soprattutto, obbedire). Ma i Ministri e i parlamentari di Italia Viva, che dal PD sono andati via, sono andati da Renzi e gli hanno detto: “Vedi che Conte fa il furbo, si fanno ‘le cose loro’ e a noi ci tengono fuori. E le vogliono pure approvate da noi a scatola chiusa. E’ come se qualcuno decida per tutti…”. Renzi ha avvertito Conte. Sì, a metà Dicembre dello scorso anno i renziani hanno posto una questione politica seria. Ma, dovete sapere che Conte, per motivi misteriosi, già ad Aprile-Maggio del 2020, quando la pandemia scemava, pensava di essere diventato uno statista; e qualche mese dopo pensava, addirittura, di essere diventato un leader politico, grazie ai soliti sondaggi benevoli che lo davano leader di un partito al 15%: la stessa percentuale che, nel 2014, i sondaggisti benevoli, sempre loro, davano al Nuovo Centrodestra dell’ex Ministro Angelino Alfano… A proposito di Alfano, noi, nel nostro piccolo, nel Luglio del 2019, quando Conte e Di Maio già ‘alfaneggiavano’ da qualche tempo, li avevano avvertiti…
I renziani si lamentano? “Zitti che voi avete appena il 2%!”
Renzi e i Ministri si sono più volte lamentati del comportamento di Conte. Sapete cosa gli rispondevano dalle parti del Governo (del quale i renziani di Italia Viva facevano parte)? “Zitti che voi avete appena il 2%!”. E “Zitti che voi avete appena il 2%” oggi e “Zitti che voi avete appena il 2%” domani, Renzi – che oggettivamente, politicamente parlando, è molto più intelligente di tutti i dirigenti dell’attuale PD messi insieme (gli altri partiti del passato Governo non fanno testo) – appena ha capito che negli Stati Uniti d’America il suo amico Obama si stava riprendendo la Casa Bianca, ha aperto la crisi di Governo. Noi, nel nostro piccolo, abbiamo cercato di avvertire Conte e i grillini. Il 13 Dicembre dello scorso anno abbiamo scritto il seguente articolo: “Renzi metterà in crisi il Governo Conte bis? Perché questa potrebbe essere la volta buona“. Il significato di questo articolo e dei seguenti articoli, per chi fa politica, è piuttosto chiaro: egregio Presidente Conte, veda che Renzi non è uno qualunque… Si quartii!
Siamo stati un po’ troppo cultori del linguaggio ‘politichese’? Forse sì. E’ un nostro limite: abbiamo cominciato ad occuparci di politica, da giornalisti, nel lontano 1985 e, purtroppo, quando non veniamo fuori al ‘naturale’, anche noi, magari senza volerlo, diventiamo ‘politici’. Ma cosa dovevamo scrivere? Presidente Conte si dimetta subito perché non solo la manderanno a casa, ma prima di mandarla a casa la logoreranno? E chi siamo noi per dare consigli a due grandi come Conte & Casalino? Giuriamo su Nostro Signore Iddio che quando Conte ha cominciato a cercare “responsabili” e “costruttori” al Senato sapevamo già come sarebbe finita. Lo abbiamo scritto pure su Facebook nella pagina di un nostro amico para-grillino che ci ha anche malo apostrofato!
E oggi? Ce la farà Mario Draghi a fare il Governo? Tranquilli: l’obiettivo non solo di Renzi, ma di tutta la politica italiana non è Palazzo Chigi, non è il Recovery Fund: il vero obiettivo è il Quirinale. E la partita è aperta perché ognuno dei contendenti se la gioca per i fatti propri. Draghi? Una pedina. Direte: come, il potente Draghi, il presidente della Bce e bla bla bla. Lo stanno usando così come hanno usato Conte. E a manovrare tutto è soprattutto Renzi che, credeteci, ha un’intelligenza mefistofelica. Avete presente Alessandro VI e suo figlio, il Duca di Valentino, il mito di Machiavelli? Ecco, Renzi li incarna entrambi. Abilissimo e sfuggente. In testa ha il Quirinale: ma non si capisce – e non si capirà fino all’ultimo – se pensa alla propria candidatura (che noi non escludiamo: anzi), o se ha già un candidato o, ancora, se i ‘giochi’ sono in corso.
Ieri, pronto accomodo, il leader della Lega, Matteo Salvini, ha lanciato un segnale preciso. Draghi può anche governare – magari con l’estensione (ne parla anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni). Però una cosa è chiara: non sarà l’attuale parlamento ad eleggere il prossimo anno, il Presidente della Repubblica. Il significato politico è chiarissimo: per la Lega (e forse anche per Fratelli d’Italia), quello di Draghi sarà un ‘Governo balneare’, che in ‘politichese’ significa con Governo con un mandato a breve termine. C’è qualcuno che potrebbe allungare la vita del Governo Draghi, ammesso e non concesso che quest’ultimo accetterà l’incarico? Ci potrebbero provare i grillini. Ma sarebbe una mossa azzardata e perdente. Azzardata perché sarebbero sempre alla mercé di Italia Viva di Renzi; perdente perché alle elezioni scomparirebbero. Ricordiamoci che se in questa fare il Movimento 5 Stelle sta dicendo no a Draghi, ebbene, questo succede perché Grillo e Di Maio non controllano più la maggioranza dei parlamentari. Ormai è passata la linea di Alessandro Di Battista. Il no a Di Battista spaccherebbe il gruppo parlamentare grillino. Di battista ha un progetto preciso: prendersi il Movimento, tornare ai vecchi temi grillini e provare a tenere almeno il 10, forse il 15% dei voti. Con Di Battista sulla plancia di comando Draghi non avrà mai i voti del Movimento 5 Stelle. Draghi avrà l’astensione del centrodestra. Ma il centrodestra punterà ad andare al voto anticipato prima del cosiddetto ‘Semestre bianco’, cioè prima dei sei mesi che precedono le elezioni del nuovo Presidente della Repubblica quando, come prevede la Costituzione, non si possono più sciogliere le Camere. C’è un’alternativa? Sì: Renzi, Salvini, la Meloni e Berlusconi trovano prima un accordo per il nuovo Presidente della Repubblica. A questo punto Draghi potrebbe continuare a governare sino alla fine della legislatura. Fantapolitica? Vedremo.