Mentre la politica italiana si accapiglia producendo l’ennesimo capo del Governo mai passato per una competizione elettorale (dopo l’avvocato degl’italiani Giuseppe Conte tocca di nuovo alla Banca d’Italia: Mario Draghi arriva da lì), in Sicilia, per la precisione nel porto di Pozzallo, continua il via vai di navi cariche di grano estero. In queste ore se ne contano due: una di grano duro arrivato dall’Ucraina, mentre la seconda nave – che sta scaricando in queste ore – ha portato in Sicilia grano tenero francese. Siamo tutti contenti, anche perché, presi come siamo stati con i ‘dolori’ di Conte che non ne voleva sapere di lasciare Palazzo Chigi, non abbiamo trovato il tempo di dedicarci alle solite navi. Proviamo a recuperare il tempo della distrazione.
Al grano duro siamo ormai abituati. La Sicilia e, in generale, il Sud Italia, producono in massima parte grano duro. Il grano duro che viene fatto arrivare dalle nostre parti – canadese, ma anche da altri Paesi del mondo: per esempio Stati Uniti o Ucraina – serve per ‘calmierare’ il prezzo del grano del Sud. Attenzione: mentre il grano duro che arriva con le navi in Puglia
Il discorso non cambia per il grano tenero, che in Sicilia, per tradizione, viene utilizzato per i dolci (ma, a quanto pare, anche per le pizze e per il pane). Facciamo una premessa: l’Italia è piena di grano tenero canadese varietà Manitoba; questa particolare varietà di grano tenero in Italia non dovrebbe essere utilizzata per la produzione di pasta. E’ così? Quello che si sa è che la varietà Manitoba dà luogo a una farina che viene definita “forte”, ovvero particolarmente ricca di proteine; e c’è il dubbio che venga utilizzata per ‘tagliare’ le farine ‘deboli’. Non sappiamo che tipo di grano tenero sia arrivato a Pozzallo: sappiamo che è francese e che finirà sulle nostre tavole, ovviamente senza che qualcuno ci abbia informato.
Superfluo chiedere al Governo regionale se è al corrente dei tanti arrivi di navi cariche di grano estero in Sicilia. Tre settimana fa, o giù di lì, abbiamo raccontato delle tante navi cariche di grano estero – per lo più grano canadese – arrivate in Sicilia nel periodo natalizio. Già nei primi giorni di Febbraio registriamo altri arrivi di navi a Pozzallo. Supponiamo che tutto questo grano estero sia stato controllato accuratamente dagli uffici ella Regione siciliana, che avranno già categoricamente escluso la presenza di sostanze contaminanti, dal glifosato alle micotossine…