Non sembra la soluzione della crisi di Governo, ma è sicuramente un passo avanti. Il presidente del Consiglio dei Ministri uscente, Giuseppe Conte, si è fatto da parte. Alla fine del giro delle consultazioni con i rappresentanti dei partiti, il capo dello Stato ha conferito un “mandato esplorativo” al presidente della Camera dei deputati, il grillino Roberto Fico. Tutto a posto, allora? Sì e no. Sì, perché, come già accennato, il capo del Governo uscente non c’è più: e siccome a non volerlo non erano solo i renziani, è già un ostacolo in meno. Noi – i nostri lettori ce ne devono dare atto – oltre un mese fa abbiamo scritto che il Governo Conte era alla frutta. Non abbiamo avuto torto. La partita comincia ora. Fico, da quello si legge qua e là, deve verificare se c’è ancora la maggioranza che ha appoggiato fino a prima della crisi il Governo Conte. C’è ancora tale maggioranza? Se c’è stata una crisi di Governo, beh, è evidente che c’è qualche problema, in buona parte imputabile a Conte, ma non soltanto a Conte.
A rigor di logica politica, se Matteo Renzi ha aperto la crisi per sparigliare le carte, è evidente che non dovrebbe dare vita alla stessa maggioranza. Riproporre la stessa formula politica non raggiungerebbe quello che è il vero obiettivo di Italia dei Valori: indebolire il PD e fare esplodere ulteriori contraddizioni all’interno del Movimento 5 Stelle. In parte ci sta già riuscendo, se è vero che due esponenti grillini – Alessandro Di Battista e Nicola Morra – si sono già pronunciati contro un nuovo accordo con Renzi. Ma l’atteggiamento di Di Battista e Morra potrebbe essere una recita per attirare i renziani dentro la vecchia formula di Governo. Di Battista e Morra non ci sembrano proprio politici in grado di condurre una battaglia politica contro le scelte del Movimento 5 Stelle. E allora?
E allora, a nostro avviso, se Renzi deve sparigliare le carte, indebolendo il PD e mandando in fibrillazione i grillini, ebbene, deve arrivare a qualcosa di diverso. Un Governo a maggioranza ampia? Vedremo. La manovra potrebbe essere quella di togliere Ministeri e sottogoverno a PD e grillini: e tale obiettivo si può raggiungere solo allargando la maggioranza. Provate a immaginare cosa succederebbe se Luigi Di Maio dovesse restare senza poltrona di Governo… Sarà Fico a presiedere il nuovo, possibile Governo a maggioranza ampia? Non ci crediamo molto. Per quello che abbiamo capito, il presidente della Camera deve verificare che aria tira tra le forze politiche e riferire al capo dello Stato Martedì prossimo. Magari ci sbagliamo, ma siamo soltanto all’inizio di un percorso che non si annuncia semplice.