Ricordate l’Autunno del 2016? Noi lo ricordiamo benissimo, perché I Nuovi Vespri si era schierato contro il referendum sulle riforme costituzionali volute dall’allora capo del Governo italiano e segretario nazionale del PD, Matteo Renzi. Ma se noi eravamo schierati contro Renzi e la sua assurda riforma della Costituzione, in tanti, in Italia, dentro quello che allora era il suo partito, erano schierati con lui. Tanti importanti esponenti del Partito
Fa un certo effetto osservare come nella ‘presunta’ sinistra italiana cambino le opinioni sulle persone. Noi, per esempio, tra il 2014 e il 2016, abbiamo condotto una battaglia politica contro Renzi che massacrava le finanze della Regione siciliana con l’avallo del PD della nostra Isola. A un certo punto Renzi, che era il vero padre-padrone del PD italiano e che in Sicilia faceva quello che voleva, impose al Governo della Regione siciliana l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei. I lettori de I Nuovi Vespri che ci
Fa un certo effetto, in queste ore, osservare come i ‘grandi moralisti’ che, nel 2016, difendevano Renzi e le sue riforme costituzionali (dopo aver avallato l’attacco all’articolo 18 della Costituzione e il Jobs Act, ovvero la precarizzazione del lavoro per ridurre con contestuale riduzione delle retribuzioni dei lavoratori) attacchino Renzi perché ha scombinato il ‘giocattolino’ del Governo Conte bis. E hanno anche ragione, gli amici del PD: pur avendo perso, tra il 2014 e il 2018, più del 50% dei voti, grazie ai ‘geni’ del Movimento 5 Stelle si ritrovano a controllare tutta l’Italia, dai posti più importanti del Governo ai posti più importanti del sottogoverno. Renzi gli ha, appunto, rotto il ‘giocattolino’, se non altro perché Italia Viva, lasciando a Palazzo Chigi Giuseppe Conte sino alla fine della legislatura scomparirebbe. Nella testa dei dirigenti del PD Renzi dovrebbe immolarsi per conservare allo stesso PD e ai suoi ‘capi’ potere, poltrone e voti. Invece Renzi ha trovato il modo per fargli perdere il potere, le poltrone e i voti.
Del resto, la crisi del Governo Conte bis e la sostituzione di Conte a Palazzo Chigi con un altro nome non ancora noto è l’unica carta che il PD gli ha lasciato tra le mani per sopravvivere politicamente. Noi non siamo stati mai in favore di Renzi. Così come non abbiamo appoggiato il Governo tra grillini e leghisti (è con quel Governo che i grillini hanno cominciato a tradire il Sud); così come non abbiamo mai appoggiato il Governo tra PD, grillini e renziani. Ma non possiamo non osservare e raccontare che sono stati gli attuali dirigenti del PD a costringere Renzi a lasciare il PD, dove non gli avrebbero nemmeno garantito la ricandidatura. Ora Renzi sta facendo ‘ballare’ il PD e i grillini: e fa benissimo. Conte, che gli piaccia o no, andrà a casa. E da qui alla fine della legislatura – che si completerà, perché non ci saranno elezioni anticipate – ne vedremo delle belle!
Dimenticavamo: Renzi non ha mai fatto mistero di voler combattere e ridimensionare i grillini: ed è quello che sta facendo.