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Nuovo ‘colpaccio’ dei leghisti ad Agrigento. Non è che a fine anno la Lega in Sicilia sarà al 30%?

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  • La Lega di Salvini fa altri proseliti ad Agrigento ‘imbarcando’ Vincenzo Giambrone e ‘quintali’ di consiglieri comunali
  • A Palermo ci sarebbe già un candidato sindaco della Lega
  • Forse Musumeci sarà costretto a prendere una decisione… 
  • A Siracusa il rissoso Gianfranco Miccichè ha trovato voglia e tempo per ‘armare una turilla’ pure con Stefania Prestigiacomo

Salvini fa altri proseliti ad Agrigento ‘imbarcando’ Vincenzo Giambrone e ‘quintali’ di consiglieri comunali

Lo scriviamo da tempo: con un centrosinistra sempre più in affanno, con il Movimento 5 Stelle che non c’è più, con Forza Italia nelle mani del capriccioso e rissoso Gianfranco Miccichè, in assenza di un soggetto sicilianista radicato nel territorio l’Isola è destinata a finire nelle mani di un centrodestra a forte ‘trazione’ leghista. E’ un fatto quasi matematico. Ad Agrigento, dopo le solite baruffe interne a Forza Italia, l’autonomista Roberto Di Mauro ha ‘conquistato’ il Comune e ha siglato un patto di ferro con la Lega. In queste ore un altro politico di peso della provincia agrigentina, Vincenzo Giambrone, già sindaco di Cammarata ed ex coordinatore provinciale di Forza Italia, è passato, armi e bagagli, con la Lega. Sembra che con Giambrone abbia lasciato i berlusconiani un folto gruppo di consiglieri comunali. A Palermo i leghisti sono ormai l’unica forza politica ‘viva’ in Consiglio comunale. E anche il con il gruppo che fa capo al parlamentare regionale Vincenzo Figuccia è passato alla Lega.

A Palermo ci sarebbe già un candidato sindaco della Lega

Quando Figuccia ha annunciato il suo passaggio tra i leghisti non sono mancate le battute ironiche. In queste ore, così ci assicurano i bene informati, dalle parti del centrodestra classico di Palermo – Forze Italie, Cantieri più o meno popolari, quel che resta dell’UDC e ‘frattaglie’ varie – si ride di meno. Gira voce, infatti, che la Lega – supponiamo con l’accordo di Fratelli d’Italia – avrebbe già individuato un candidato sindaco ‘di spessore’. La mossa potrebbe essere quella di ‘schiacciare’ i due possibili candidati a sindaco di Palermo del centrodestra – l’assessore regionale Roberto Lagalla e l’ex parlamentare nazionale Saverio Romano – sull’asse PD-Leoluca Orlando-Gianfranco Miccichè. A questo punto lo scenario potrebbe essere il seguente: Lega e Fratelli d’Italia che giocano d’anticipo con un candidato sindaco secco; dall’altra parte la ‘macedonia’ – in verità un po’ ‘acitigna’ – di PD, Forza Italia, Cantiere Popolare, renziani che, da un lato, si dovrebbero caricare la disastrosa eredità amministrativa di Leoluca Orlando e, dall’altro lato, dovrebbero trovare una sintesi politica con mezzo PD in rivolta contro l’accordo con Forza Italia.

Forse Musumeci sarà costretto a prendere una decisione… 

Ricordiamo che a Palermo si voterà nella Primavera del prossimo anno, mentre le elezioni regionali sono previste sei mesi dopo, cioè a Novembre. Cosa vogliamo dire? Che un’eventuale spaccatura del centrodestra alle elezioni comunali di Palermo – tutt’altro che impossibile – trascinerebbe nei ‘casini’ l’attuale presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, che a questo punto sarebbe costretto a scegliere tra l’asse Lega-Fratelli d’Italia e l’eventuale ‘macedonia’… Idem gli alleati di Musumeci.

A Siracusa il rissoso Gianfranco Miccichè ha trovato voglia e tempo per ‘armare una turilla’ pure con Stefania Prestigiacomo

In questo scenario l’unica alternativa potrebbe essere rappresentata da qualche esperienza civica, autonomista, sicilianista e, magari, indipendentista. Ma fino ad ora di tutto questo, a parte le esperienze civiche valide e alcuni movimenti presenti più sulla rete che nella realtà, c’è ben poco. Il tempo per organizzare qualcosa ci sarebbe, ma forse non è abbastanza, ormai, per fermare l’avanzata della Lega. Che oltre ad aver messo salde radici a Palermo e ad Agrigento si è già posizionata anche a Siracusa, dove ha ‘imbarcato’ l’ex parlamentare regionale Vincenzo Vinciullo, ‘naufagato’ con l’ex Ministro Angelino Alfano. E sempre all’ombra di Ortigia il solito Miccichè, forse nella foga di trovare un ‘posto’ all’ex assessore regionale Edy Bandiera, ha pensato bene di ‘armare una turilla’ pure con una delle fondatrici di Forza Italia in Sicilia, la parlamentare nazionale più volte Ministra, Stefania Prestigiacomo. Non è che a Siracusa si prepara qualche altro passaggio di berlusconiani verso la Lega? La nostra sensazione è che, continuando di questo passo, alla fine di quest’anno la Lega metterà nel conto un 30-35% di consensi. Poi ci sarà poco, molto poco da ridere…

Foto tratta da Open 

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