- Un Governo Conte ter? Non ci crediamo proprio!
- Qual è il progetto di Matteo Renzi? In questo momento di giocare a carte coperte
- La vera partita è sul Quirinale. Sarà la volta buona per una donna?
Un Governo Conte ter? Non ci crediamo proprio!
L’abbiamo scritto e lo ribadiamo: la partita in corso nella scenario politico nazionale non è solo per la conquista di Palazzo Chigi, ma anche la conquista del Quirinale. Noi non abbiamo mai dubitato che il Governo Conte bis sarebbe entrato in crisi, se è vero che l’abbiamo scritto circa un mese e mezzo addietro. E appunto perché la crisi è stata preparata con cura e portata avanti con determinazione, noi ipotizziamo che la soluzione potrebbe non essere un Governo Conte ter. Per almeno due buoni motivi. Il primo motivo è che tenere Conte ancora a Palazzo Chigi non conviene a nessuno: non conviene alle opposizioni e non conviene neanche al PD. Fino a quando il progetto è quello di far confluire il Movimento 5 Stelle nel Partito Democratico, magari assicurando ai ‘capi’ grillini una decina di seggi in Parlamento, la cosa può andare. Ma che Conte faccia un nuovo partito che andrebbe sicuramente a drenare voti al PD, ebbene, questo Zingaretti e compagni non lo possono accettare. Ovviamente debbono recitare: in queste ore debbono dire di essere vicini a Conte, pronti a sostenere un nuovo Governo guidato da lui e bla bla bla. In realtà, non è da escludere che stiano lavorando per indebolire la sua figura mettendolo fuori gioco.
Qual è il progetto di Matteo Renzi? In questo momento di giocare a carte coperte
Il secondo motivo per il quale – sempre a nostro modesto avviso – Conte non andrà a presiedere un nuovo Governo ha un nome e un cognome: Matteo Renzi. E’ impensabile, infatti, che Renzi abbia fatto cadere un Governo per andare a sostenerne uno uguale. In realtà, il Renzi-pensiero – e ci scusino i lettori per il gioco di parole – impensierisce anche il PD di Zingaretti. Che ha in testa Renzi? Questa è una bella domanda. La cui risposta conduce alle elezioni del nuovo Presidente della Repubblica: e non è escluso che a questa tappa si arrivi con qualche sorpresa. E’ di queste ore la dichiarazione del leader della Lega, Matteo Salvini, con la quale lancia la candidatura di Berlusconi al Quirinale. C’è da crederci? No. E’ chiaro che il ‘gioco’, ormai, non è più nelle mani del solo PD, che con il 18% dei voti, grazie ai grillini, oggi controlla tutta l’Italia. Se i grillini sono entrati in Parlamento con il 32%, oggi, in termini di ‘numeri’ parlamentari, non è più così, visto che sono tanti i deputati e i senatori del Movimento 5 Stelle che o sono stati messi alla porta, o sono andati via.
La vera partita è sul Quirinale. Sarà la volta buona per una donna?
Questo è un punto importante. Se Conte, al Senato, non ha trovato i ‘responsabili’ o ‘costruttori’ a sostegno del proprio Governo, è chiaro che chi non è andato con lui ha già assunto ‘altri impegni’. Con molta probabilità i vari Conte, Zingaretti, Franceschini hanno un po’ sottovalutato Renzi, Berlusconi e Salvini. E, si sa, in politica quando si viene anticipati non è facile recuperare. Noi non sappiamo che tipo di Governo si andrà a formare, perché un Governo si formerà: le elezioni anticipate, infatti, sarebbero un grande regalo al centrodestra. Immaginiamo, però, che nel nuovo Governo gli attuali partiti che fino ad oggi hanno sostenuto Conte perderanno potere. Quanto alla presidenza della Repubblica – che, lo ribadiamo ancora una volta, è la vera posta in palio di questa crisi politica – vogliamo azzardare un nome: l’attuale seconda carica dello Stato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Una donna che, alla guida del Senato, ha mostrato equilibrio e senso delle istituzioni. Tra l’altro, sarebbe la prima donna al Quirinale: un messaggio culturale prima che politico importante.
Foto tratta da Hotelfree.it
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