- Il sopralluogo è stato effettuato dal gruppo di consulenti della famiglia Mondello
- Gli esperti del CESCRIN di Roma al lavoro nei luoghi dove sono stati ritrovati i corpi di Viviana Parisi e del piccolo Gioele
- A Marzo l’analisi dei corpi
di Teresa Frusteri
Il sopralluogo è stato effettuato dal gruppo di consulenti della famiglia Mondello
Cos’è successo il 3 Agosto dello scorso anno nelle campagne di Caronia? Come e perché Viviana Parisi e il suo figlioletto Gioele sono morti? E perché il corpo della donna è stato trovato quattro giorni dopo? Tanti, troppi elementi di questo giallo sono ancora avvolti nel mistero. Anche se qualcosa -ma siamo soltanto all’inizio – si comincia a chiarire. Già da qualche tempo è stata esclusa l’ipotesi dell’omicidio-suicidio, come hanno detto e ribadito i consulenti della famiglia Mondello (Daniele Mondello, marito di Viviana Parisi e padre del piccolo Gioele). Ieri il gruppo di esperti consulenti della famiglia Mondello ha effettuato il sopralluogo nella parte delle campagne di Caronia dove sono stati trovati i corpi della mamma e del figlioletto Gioele. Il team era composto da Carmelo Lavorino, Enrico Delli Compagni, Gaetano Bonaventura, Tony Carbone, Manfredi Campanella, Francesco Zingales, tutti esperti che operano nel CESCRIN, il Centro Studi di Investigazione Criminale di Roma.
Gli esperti del CESCRIN di Roma al lavoro nei luoghi dove sono stati ritrovati i corpi di Viana Parisi e del piccolo Gioele
Gli esperti hanno visionato, ispezionato e documentato i luoghi del rinvenimento dei resti del piccolo Gioele e del corpo di Viviana, due zone del bosco di Caronia distanti alcune centinaia di metri in linea aerea e oltre 1500 metri in camminamento. Gli esperti hanno percorso a piedi almeno 5 chilometri fra sentieri e passaggi naturali. Sono stati esaminati tutti i tragitti che è possibile percorrere dall’uscita della galleria Pizzo Turda (il tratto di autostrada dov’è avvenuto l’incidente che ha bloccato l’auto guidata da Viviana Parisi) fino ai luoghi del ritrovamento del cadavere della donna e dei resti del bambino. Gli esperti hanno visionato il traliccio nei pressi del quale è stato trovato il corpo di Viviana e la zona dove sono stati trovati sparpagliati i resti di Gioele. Un’attenta analisi dello stato dei luoghi, delle recinzioni metalliche di qualunque tipo, dei limiti di spostamento e di fuga. E anche la possibilità di avvistamento delle due vittime da parte di alcuni personaggi del territorio ed altri elementi di interesse forense e investigativo. Gli specialisti si sono avvalsi di sofisticate apparecchiature: droni, macchine e videocamere per la ricostruzione tridimensionale degli eventi.
A Marzo l’analisi dei corpi
Come già noto, gli esperti, coordinati dal criminologo Lavorino, hanno raggiunto una certezza: “Non esistono elementi a favore dello scenario ‘omicidio-suicidio’, qualunque sia stato il percorso di fuga di Viviana dopo l’incidente in galleria”. I dati acquisiti saranno oggetto di studio. Dovranno essere visionati i corpi delle vittime, operazione che verrà effettuata nel Marzo prossimo insieme con il medico legale Antonio Della Valle. Importanti anche le relazioni dei consulenti della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti. Al sopralluogo erano presenti i rappresentanti della Polizia Scientifica, della Questura di Messina e del Commissariato di Sant’Agata Militello. “Conoscere dal vivo i luoghi degli eventi – dice il criminologo Lavorino – è fondamentale per i professionisti dell’analisi del crimine e delle scene, oltre la vittimologia e le tracce di qualsiasi natura”-
Foto tratta da Tusciaweb
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