Il No del presidente della Repubblica al ricorso della Caronte & Turist Isole minori Spa
“Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha respinto il ricorso straordinario contro il provvedimento della capitaneria di Porto di Trapani che ha valutato la nave ‘Caronte’ non idonea al trasporto di persone a mobilità ridotta. Ricorso che era stato presentato dalla compagnia Caronte & Turist Isole minori Spa che gestisce i collegamenti con le isole Egadi”. Così leggiamo in un articolo pubblicato da Tp24 economia. Il ricorso è stato ritenuto infondato. Sul tema del trasporto delle persone a mobilità ridotto nelle navi che operano in Sicilia abbiamo scritto più volte. Qui un nostro articolo del 12 Ottobre dello scorso anno. E qui un altro nostro articolo dell’8 Gennaio scorso. E poi un articolo del 10 Gennaio nel quale si racconta del sequestro di tre navi traghetto della Caronte & Tourist (la ‘Pace’, la ‘Caronte’ e la ‘Ulisse’), soldi, beni mobili ed immobili e quote societarie, per oltre 3,5 milioni”. Tra le navi sequestrate c’è anche la ‘Caronte’. Sulla nave ‘Carone’ leggiamo su MESSINA TODAY una dichiarazione di Tiziano Minuti, responsabile Personale e Comunicazione del Gruppo privato: “Si tratta di un qualcosa già noto da Maggio, che non cambia i fatti: le nostre navi sono in assoluta regola dal 2007, e come tali sono state certificate per un decennio. Dopodiché è sorta tutta la nota vicenda che ha solo natura interpretativa di una normativa oggettivamente confusa, tant’è che le stesse navi ora sono di nuovo considerate in assoluta regola”.“
Argomento del contendere: la navigazione in piena sicurezza per le persone a mobilità ridotta
Questa storia ingarbugliata è legata a un’indagine che, come scrive Tp24, “ha preso il via in seguito all’esposto dell’imprenditore Francesco Fontana, legale rappresentante della Traghetti delle Isole spa, società concorrente di Caronte&Tourist Isole Minori spa nella gara d’appalto per l’aggiudicazione del servizio di collegamento Trapani-Isole Egadi. La vicenda ha avuto inizio nel 2015, quando la N.G.I. spa si era aggiudicato il lotto II (Trapani-Isole Egadi) del bando di gara dell’assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, per il servizio di collegamento marittimo, per cinque anni, tra la Sicilia e le sue isole minori. Il valore del lotto II era di circa 15.9 milioni di euro, con aggiudicazione, tramite un notevole ribasso, a 5.3 milioni di euro. Per partecipare e aggiudicarsi la gara ciascuno dei concorrenti aveva individuato una nave-traghetto (la N.G.I. spa aveva designato la ‘Pace’), che però doveva essere dotata di particolari caratteristiche strutturali, per consentire la navigazione in piena sicurezza anche alle persone a mobilità ridotta, come anziani, disabili, individui con disturbi sensoriali o che impiegano sedie a rotelle, gestanti. Gli approfondimenti investigativi furono svolti dalla Guardia di Finanza, che accertò che il traghetto ‘Pace’ aveva invece «gravi carenze tecniche e strutturali», e quindi a bordo non era «assolutamente possibile trasportare in sicurezza persone a mobilità ridotta»”.
Il nostro articolo di un anno fa
Su questa storia anche noi abbiamo scritto. Rileggiamo un articolo che abbiamo scritto un anno fa: “La notizia dell’inchiesta della magistratura è di circa dieci giorni fa (fine 2019, primi giorni del 2020 ndr), quando i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria – nel quadro di un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica della Città dello Stretto – hanno posto sotto sequestro 3 navi traghetto della Caronte & Tourist (la ‘Pace’, la ‘Caronte’ e la ‘Ulisse’), soldi, beni mobili ed immobili e quote societarie, per oltre 3,5 milioni. Le indagini, effettuate dalla Guardia di Finanza di Palermo e coordinate dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Messina, Maurizio De Lucia, hanno accertato che le tre imbarcazioni poste sotto sequestro presenterebbero gravi carenze tecniche e strutturali: in particolare, non garantirebbero la sicurezza nel trasporto delle persone a mobilità ridotta. Abbiamo appurato è che, nel 2016, la società Navigazione Generale Italiana (N.G.I. spa) si aggiudica la gara per la tratta Trapani-Isole Egadi e, tra le navi che si propone di utilizzare, c’è anche la citata ‘Pace’. La cosa strana è che questa nave ‘Pace’ – sequestrata dieci giorni fa dalla magistratura per “gravi carenze tecniche e strutturali” che non consentirebbero la sicurezza nel trasporto delle persone a mobilità ridotta – nel 2013, era di proprietà della Enermar Trasporti srl. Direte: e allora? La Enermar Trasporti srl, nel 2013, era in aperto contenzioso con la Regione Sardegna. Motivazione: era stata esclusa dalla dalla gara per l’affidamento del servizio pubblico notturno di collegamento marittimo, per il trasporto di persone e veicoli, con le isole minori della Sardegna”.
TAR Sardegna e Consiglio di Stato
Qui la storia si complica: “Perché la Enermar Trasporti srl era stata esclusa dalla gara? Perché era stata accertata, a seguito di apposito sopralluogo, che le navi di tale società non presentavano i requisiti necessari per il trasporto dei soggetti diversamente abili. I titolari di tale società hanno contestato l’esclusione e si sono rivolti alla Giustizia amministrativa. Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Sardegna ha dato ragione alla Regione Sardegna. La società Enermar Trasporti srl si è rivolta al Consiglio di Stato, organo di appello del TAR Sardegna. E il Consiglio di Stato – come potete leggere nella sentenza che pubblichiamo in calce a questo articolo (Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 22 giugno – 12 settembre 2017, n. 4248) – ha dato ragione alla Regione Sardegna. Il pronunciamento del TAR Sardegna e poi il successivo pronunciamento del Consiglio di Stato ci dicono che nel 2013 e poi nel 2017 si poneva la questione oggetto dell’inchiesta della magistratura di Messina: le gravi carenze tecniche di alcune navi. Tra queste navi della società Enermar Trasporti srl – giudicate non idonee – c’era anche la nave ‘Pace’ sequestrata dieci giorni fa dalla magistratura di Messina alla Caronte & Tourist. Su Wikipedia siamo andati a cercare che fine hanno fatto la società Enermar Trasporti srl e le navi che utilizzava. E abbiamo appurato che, ad inizio 2013, due navi di tale società – la ‘Agata’ e la ‘Teseo’ – sono state cedute alla Medmar di Napoli. Enermar Trasporti srl, come leggiamo su Wikipedia, “restò quindi proprietaria delle sole ‘Pace’ e ‘Camogli’. In seguito la Enermar, ormai controllata all’80% da Moby Lines, entrò a far parte della nuova Maddalena Lines, controllandone il 30% delle quote; il restante 70% fu invece assegnato alla Navigazione Generale Italiana (N.G.I.). ‘Pace’ e ‘Camogli’ furono vendute, la prima alla stessa N.G.I. e la seconda per la demolizione”.
Se non va bene là andrà bene qua…
“Quindi – state leggendo sempre il nostro articolo di un anno fa – la nave ‘Pace’ è finita alla N.G.I., società che, anche con questa nave, come già ricordato, in Sicilia, nel 2016, si è aggiudicata la gara per svolgere il servizio fra Trapani e le Isole Egadi (per la cronaca, la società N.G.I. è stata incorporata dalla Caronte & Tourist Isole Minori Spa nel 2017 La nave che la Regione Sardegna non aveva voluto perché non garantiva la sicurezza nel trasporto delle persone a mobilità ridotta è finita a svolgere il servizio in Sicilia! Qualcuno poterebbe obiettare: la gara siciliana è del 2016, mentre la citata sentenza del Consiglio di Stato è del Giugno-Settembre 2017. Anche se, a dir la verità, se proprio dobbiamo essere precisi, il pronunciamento del TAR Sardegna è del Maggio 2013: il Governo regionale siciliano dell’epoca (Governo di Rosario Crocetta) e i dirigenti e i funzionari dell’assessorato regionale alle Infrastrutture non sapevano nulla, nel 2016, del contenzioso tra Regione Sardegna e Enermar Trasporti srl? Va bene: non ne sapevano nulla. Ma il pronunciamento del Consiglio di Stato – come già ricordato – è del Giugno-Settembre 2017. Ed è una sentenza che ha dato torto alla Enermar Trasporti srl e ragione alla Regione Sardegna. A questo punto il Governo regionale dell’epoca e la burocrazia dell’assessorato regionale alle Infrastrutture non avrebbero dovuto intervenire? Non è intervenuto il Governo Crocetta. E non è intervenuto nemmeno il Governo regionale successivo. Il servizio di trasporto è proseguito per tutto il 2018 fino ai primi di Gennaio di quest’anno”.
In questa storia di navi che vanno e navi che vengono chi ci capisce qualcosa è veramente bravo!
In effetti burocrazia regionale è intervenuta circa un mese prima della magistratura con una lettera dell’11 Dicembre dello scorso anno firmata dal dirigente generale, Fulvio Bellomo, e dal dirigente del servizio, Dora Piazza. Citiamo sempre il nostro articolo di un anno fa: “Tale lettera è indirizzata alla Caronte & Tourist, al Ministero delle Infrastrutture e alle Capitanerie di Porto di Palermo, Trapani e Milazzo. Nella lettera si fa riferimento alle navi ‘Ulisse’ e ‘Caronte’, utilizzate sulle rotte Palermo-Ustica e Trapani-Isole Egadi. E si dice a chiare lettere che gli enti certificatori hanno ritenuto tali navi non idonee al trasporto marittimo di persone a mobilità ridotte. ‘In tale contesto – si legge nella lettera – si ritiene di dovere evidenziare al Ministero e alle capitanerie in indirizzo anche la anomala circostanza che la non idoneità al trasporto delle PMR per le M/R Caronte e Ulisse non è stata rilevata rispettivamente nel certificato di sicurezza n. 2017/1252 prodotto a questa amministrazione ai fini dell’autorizzazione della Caronte all’impiego in sostituzione della nave in precedenza adibita sulla tratta, nonché del certificato n. 2015/2722 della Ulisse prodotto in sede di partecipazione alla procedura di gara’. Le navi ‘Caronte’ e ‘Ulisse’ sono quelle che un mese dopo verranno poste sotto sequestro dalla magistratura di Messina insieme con la nave ‘Pace’. Resta il fatto di una nave – la ‘Pace’ – giudicata non idonea per il trasporto dei disabili in Sardegna che invece ha svolto tale servizio in Sicilia!”.
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