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Elezioni americane: dai dati ufficiali spuntano 22 milioni di voti in più rispetto agli elettori registrati…

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  • Il dato ufficiale sulle schede conferma che le elezioni presidenziali americane sono state anomale
  • Augusto Sinagra: “… da dove sono arrivati i 22 milioni di voti in più (ovviamente a favore di Biden)”
  • Figuriamoci se l’America di Biden farà a meno del glifosato!

Il dato ufficiale sulle schede conferma che le elezioni presidenziali americane sono state anomale

I Nuovi Vespri ha seguito le elezioni presidenziali americane dalla prima notte dello spoglio delle schede fino al 6 Gennaio di quest’anno. Dal 4 Novembre 2020 sino al 6 Gennaio 2021 non abbiamo mai cambiato opinione: a nostro avviso le elezioni americane non sono state regolari. Lo abbiamo cominciato a pensare nei primi due giorni dello spoglio delle schede, quando abbiamo verificato con i nostri occhi, seguendo l’evoluzione dei fatti su giornali e siti americani e, in generale, esteri, e su varie testimonianze disponibili sulla rete, che i risultati, in alcuni casi, rasentavano l’assurdo: quasi tutti i voti ‘postali’ per Biden con la stranezza che i voti ‘postali’ per lo stesso Biden, in molte Contee (l’equivalente delle Province italiane), sfioravano il 100%! Poi ci sono state altre anomalie – clamorose le violazioni costituzionali in alcuni Stati! – che abbiamo elencato, riportato e commentato. Ma, a quanto pare, ‘doveva’ vincere Biden. Ora, però, a bocce ferme, arriva un dato ufficiale che certifica l’anomalia delle elezioni americane: 22 milioni di schede in più rispetto al numero di elettori registrati!        

Augusto Sinagra: “… da dove sono arrivati i 22 milioni di voti in più (ovviamente a favore di Biden)”

La storia la racconta su Facebook il professore Augusto Sinagra: “Mettendo da parte gli accadimenti verificatisi in USA dal 3 novembre 2020 al 20 gennaio 2021, e mettendo da parte ogni più diversa opinione formatasi in relazione ai detti accadimenti, riprendo un’osservazione dell’illustre Collega Prof. Leonardo Cannavò non fondata su soggettive opinioni ma su dati numerici. Com’è noto, le procedure elettorali in USA sono ben diverse da quelle abitualmente in uso, come in Italia e in altri Stati, ed evidenziano talune singolarità. Nel caso delle elezioni presidenziali in USA è previsto che i potenziali elettori debbano preventivamente registrarsi presso il competente Ufficio, manifestando la loro intenzione di voler partecipare alle votazioni, per diventare così elettori effettivi, cioè poter esprimere il loro voto. Nelle ultime elezioni presidenziali di cui tanto si è discusso e si discuterà ancora, emerge che:
1. si sono registrati per il voto 133 milioni di cittadini.
2. Biden risulta votato da 81 milioni di elettori.
3. Trump risulta votato da 74 milioni di elettori.
4. Il totale di 81 più 74 milioni è di 155 milioni con una differenza di 22 milioni di voti in più rispetto al massimo previsto di 133 milioni. Questi sono numeri, non opinioni, ai quali segue necessariamente una domanda: da dove sono arrivati i 22 milioni di voti in più (ovviamente a favore di Biden), pur ad ammettere che abbiano poi effettivamente esercitato il loro diritto di voto tutti i 133 milioni di cittadini che si erano registrati? Senza alcun riferimento … involontario, qui siamo al “papé Satàn, papé Satàn aleppe”!

Figuriamoci se l’America di Biden farà a meno del glifosato!

Il dato ufficiale fornito dal professor Sinagra – che cita il suo collega professore Leonardo Cannavò – non ci sorprende. E non ci sorprende nemmeno che di tale notizia non si occupino i ‘Grandi giornali’ e le televisioni. Di questa brutta storia delle elezioni americane non ci sorprende più nulla. Nemmeno la notizia della nomina all’Agricoltura di un tizio chiamato ironicamente Mr. Monsanto, da parte del neo presidente Biden, ci ha colto di sorpresa. Abbiamo già capito, dagli anni nefasti di Tony Blair, che i cosiddetti progressisti – i Socialisti in Europa e i Democratici in America – sono ormai al servizio del capitalismo liberista e della globalizzazione dell’economia. Figuriamoci se l’America di Biden farà a meno del glifosato…

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