Misure per bloccare l’ulteriore indebitamento delle imprese agricole siciliane. Interventi per fronteggiare il calo dei prezzi dei prodotti agricoli dell’Isola, a cominciare dal grano duro, che continua a subire la concorrenza sleale del grano estero che arriva con le navi da Paesi esteri, Canada in testa. Polizze assicurative contro i danni. Ed esonero degli agricoltori dal pagamento dei tributi locali. Questo, in sintesi, è quanto prevede una
Illustriamo, adesso, cosa prevede la mozione. “Premesso che la Regione siciliana ha già dichiarato, nel 2020, lo stato di crisi per il comparto agroalimentare a seguito delle restrizioni imposte dalla lotta al Covid-19 – leggiamo nella mozione – l’annata agraria del 2021 in Sicilia subirà gli effetti devastanti della pandemia nella produzione e commercializzazione dei prodotti della terra; la crisi economica sta condizionando la produzione di grano duro, olio di oliva e agrumi; risulta indispensabile intervenire per far fronte al momento di crisi del comparto agro-zootecnico siciliano; il calo dei prezzi e l’aumento dei costi di produzione mettono in ginocchio l’intera filiera agroalimentare”. Fatta questa premessa, la mozione presentata dalla parlamentare Eleonora Lo Curto chiede al Governo regionale di “rimodulare i fondi comunitari destinati alle Politiche agricole con misure che evitino l’ulteriore indebitamento delle aziende agricole siciliane”; e, ancora, di “sostenere le piccole e medie imprese agro-alimentari con un fondo regionale per la stipula delle polizze assicurative agevolate contro i danni economici arrecati da calamità naturali e dalle crisi economiche e pandemiche ad esonerare i produttori in crisi dal pagamento dei tributi locali, delle concessioni governative e dei tributi consortili maturati nell’anno in corso, intervenendo sulle banche affinché applichino le norme sul consolidamento delle passività onerose”.
Nella mozione si chiede inoltre di attivare un Osservatorio regionale dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli e zootecnici, imponendo l’apposizione del doppio prezzo (origine e consumo). E ad intervenire presso il Governo nazionale affinché dichiari lo stato di crisi per tutto il settore agricolo e zootecnico siciliano con la conseguente esenzione del pagamento degli oneri fiscali e previdenziali. Adesso la parola passa prima al parlamento siciliano, che dovrebbe esaminare ed approvare la mozione e poi al Governo regionale che dovrebbe mettere in atto quanto previsto dalla stessa mozione.