“Ho preferito lasciare Napoli, la mia propria casa, la mia diletta capitale per non esporla agli orrori d’un bombardamento, come quelli che hanno avuto luogo più tardi in Capua ed Ancona. Ho creduto di buona fede che il Re del Piemonte, che si diceva mio fratello, mio amico, che mi protestava disapprovare la invasione di Garibaldi, che negoziava col mio governo un’alleanza intima per veri interessi d’Italia, non avrebbe rotto tutti i patti e fatte violare tutte le leggi, per invadere i miei Stati in piena pace, senza motivi né dichiarazioni di guerra. Se questi erano i miei torti, preferisco le mie sventure ai trionfi dei mie avversari”.
( S.M. Francesco II, Re delle Due Sicilie, Napoli 16.01.1836 – Arco di Trento 27.12.1894 )
Tratto da un post di Pasquale Peluso
La storia del Sud/ La dignità di Francesco II e di Maria Sofia e gli indegni di casa Savoia