di Diego Fusaro
Leggo molti che dicono che, essendo Facebook e Twitter PRIVATI, possono eo ipso fare ciò che vogliono, anche silenziarvi. Dunque, secondo questa logica perversa, dovreste poter essere buttati fuori dalle gelaterie o dai bar per le vostre idee, essendo ugualmente luoghi privati.
La subdola logica che si sta imponendo, già da tempo, e soprattutto presso i soliti acefali delle brigate fuscia, è che:
a) il privato sta sopra tutto e tutti e che, conseguentemente
b) il privato risponde solo a sé e alla sua sacra volontà.
Foto tratta da Gramho