Si tratta di una dottoressa che lavora all’ospedale Umberto I di Siracusa e che nei giorni scorsi è venuta a Palermo per farsi vaccinare. Ha contratto la polmonite, ma le sue condizioni sono buone
Una dottoressa in servizio presso l’ospedale Umberto I di Siracusa, che era stata vaccinata sei giorni fa a Palermo, è risultata positiva al Covid 19.
La storia la leggiamo sul quotidiano La Sicilia:
“Protagonista della vicenda è Antonella Franco, direttore del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Umberto I di Siracusa. Ora si trova ricoverata nello stesso reparto dove ha lavorato fino a qualche giorno fa. Ha contratto una polmonite, ma la saturazione è buona e le sue condizioni di salute sono buone. Dall’Asp di Siracusa ridimensionano il caso, dicendo che il contagio non è legato alla somministrazione della prima dose del farmaco. Ricordano inoltre che il soggetto vaccinato si immunizza dal 19mo giorno in poi, ovvero quando gli viene somministrata la seconda dose”.
Il quotidiano riporta la dichiarazione della stessa dottoressa:
“Sono risultata positiva al Covid, ma rifarei il vaccino e farò il richiamo che rappresenta l’unica grande opportunità che abbiamo per vincere questa battaglia. Se non l’avessi fatto il virus indisturbato mi avrebbe arrecato magari un danno irreversibile. Proprio il vaccino, che produce una proteina spike che aiuta a formare gli anticorpi anticoronavirus e blocca la progressione virulenta del virus, contribuirà a bloccare la replicazione virale e a contenere gli effetti patogeni del virus. Vi assicuro – conclude la dottoressa – che prima di fare il vaccino avevo eseguito più di un tampone, ma il virus molto probabilmente era ancora in incubazione”.
“E’ probabile, ma questo lo accerteranno le autorità sanitarie – leggiamo su Blog Sicilia – che era già contagiato, presumibilmente asintomatico, quando è salito a bordo del pullman, insieme agli altri, per raggiungere il capoluogo siciliano ed assumere la dose di vaccino”.
Le preoccupazioni, leggiamo sempre su Blog Sicilia, sono per tutti quelli con cui il medico è entrato in contatto durante nella trasferta palermitana, agli altri che sono entrati in contatto – sempre con il medico poi risultato positivo – nei minuti precedenti e successivi alla vaccinazione.
Un caso simile è avvenuto in California, dove un infermiere è risultato positivo dieci giorni dopo essere stato vaccinato. La storia l’abbiamo letta tre giorni fa in un articolo de Il Giornale:
“La manifesta positività dopo la somministrazione della prima dose di vaccino non è un’evenienza difficile da verificarsi. Infatti, l’immunizzazione dal coronavirus si verifica dopo alcune settimane dalla ricezione della seconda dose del farmaco. Inoltre, Pfizer ha fatto sapere che ‘la persona potrebbe aver contratto la malattia prima o subito dopo la vaccinazione’. Questa evenienza è stata spiegata anche dall’azienda, basandosi sulle evidenze degli studi condotti: ‘Sulla base del nostro studio di Fase 3 sulla sicurezza e l’efficacia, il vaccino offre una certa protezione contro il Covid-19 entro circa dieci giorni dalla prima dose e si rafforza significativamente dopo la seconda dose, cosa che giustifica la necessità di una serie di vaccini a due dosi'”.