Noi non possiamo dire chi, in questa storia, ha ragione o torto: supponiamo che lo dirà la Magistratura. Però è singolare che una Regione si mobiliti per scippare qualche centinaio di euro a chi, nei mesi in cui lavora (gli operai della Forestale, in maggioranza, sono precari), porta a casa qualche migliaio di euro al mese!
Il nuovo assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca, Tony Scilla, ha ereditato dal suo predecessore, Edy Bandiera, una ‘patata bollente’: la restituzione coatta di un’indennità erogata agli operai della Forestale messa in atto dalla Regione siciliana.
Perché una Regione che butta un sacco di soldi in cose inutili debba andare a scippare qualche centinaio di euro a testa agli operai della Forestale che portano a casa ogni mese – ovviamente quando lavorano – poco più di mille euro non si capisce. Sono i misteri del Governo regionale di Nello Musumeci, forte con i deboli e debole con i forti.
Forse Musumeci e i suoi assessori non se la sentono di mettersi contro i burocrati che magari insistono con questa storia del recupero di queste somme?
Sulla vicenda interviene il segretario generale del SIFUS CONFALI, Maurizio Grosso:
“Come sapete – dice Grosso rivolgendosi agli operai ella Forestale – il SIFUS si è sempre opposto, nei tavoli e nelle piazze, all’attivazione, da parte del Governo Musumeci, delle procedure di recupero volte alla restituzione degli arretrati contrattuali 2006- 2009 pro forestali. Ci siamo opposti proponendo di attivare diffide singole e la sottoscrizione di una petizione popolare in maniera da poter contrastare questa tipologia di ‘rapina dei diritti’, eventualmente, con una azione legale di massa. Il risultato della nostra azione di contrasto alla restituzione degli arretrati contrattuali si è tuttavia rilevata insufficiente, poiché i forestali siciliani, come spesso accade, hanno preferito farsi rabbonire dalle ‘chiacchiere'( tipo quella recentissima sul bonus dei 1000 euro) o, meglio, dalle ‘garanzie’ fornite da Cgil, Cisl e Uil, che riferivano di aver raggiunto un accordo con l’assessore Bandiera in base al quale la restituzione degli arretrati sarebbe stata sospesa e spostata alla sottoscrizione del nuovo contratto integrativo”.
Ma ora Bandiera non è più assessore. Peraltro, osserva sempre il segretario del SIFUS CONFALI, l’ex assessore “ha dimenticato, come ha fatto con l’introduzione del turnover nel settore dei Consorzi di bonifica, a far prevedere al Governo Musumeci, nella variazione di Bilancio in discussione all’Ars, la copertura economico-finanziaria per impedire ai lavoratori forestali la restituzione degli arretrati contrattuali”.
“Attualmente – prosegue Maurizio Grosso – l’unico strumento idoneo ad impedire questa rapina ai forestali è rappresentato dall’emendamento presentato da alcuni parlamentari del PD, tra cui il segretario regionale di questo partito, Antony Barbagallo. Il SIFUS è impegnato a coinvolgere più forze parlamentari possibili, perché votino l’emendamento Barbagallo. In ogni caso, il SIFUS, dai primi di Gennaio, sarà impegnato alla costruzione in due grandi azioni di lotta:
1) una significativa azione legale contro la Regione siciliana coinvolgendo singolarmente tutti i forestali che lo vorranno;
2) una grande manifestazione di piazza con lavoratori forestali, dei Consorzi di bonifica, della Formazione professionale, della Keller, e via continuando per rivendicare le riforme dei comparti e la ricollocazione”.
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