La vogliamo smettere con la farsa della ‘reindustrializzazione’ di Termini Imerese?

29 dicembre 2020

Sollecitiamo i parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana di buona volontà a chiedere l’istituzione di una Commissione speciale d’inchiesta per appurare quanti soldi pubblici sono stati spesi, dalla chiusura della SicilFiat di Termini Imerese fino ad oggi, per la sceneggiata sulla ‘reindustrializzazione’. Un polo culturale al posto dell’area industriale

Abbiamo già perso il conto dei rinnovi della Cassa integrazione per i lavoratori della ex Fiat di Termini Imerese. Ora sta per arrivare un’altra proroga:

“Il sindaco e la giunta di Termini Imerese – leggiamo in un lancio dell’ANSA pubblicato da Live Sicilia – considerata l’interlocuzione con il governo nazionale, hanno assicurato ‘un intervento per sboccare subito la Cigs ai lavoratori Blutec’. Si sono anche impegnati a intervenire ‘per dare un futuro al sito garantendo una continuità occupazionale, soluzione per noi insindacabile’”.

A questo punto vogliamo lanciare una proposta:

considerato che la Fiat di Termini Imerese ha chiuso i battenti nel 2011;

rilevato che i tanti tentativi di ‘reindustrializzare’ sono falliti uno dietro l’altro;

appurato che, da allora ad oggi, la Cassa integrazione non è mai mancata;

tutto ciò considerato, rilevato ed appurato proponiamo:

perché invece di continuare con questa sceneggiata della reindustrializzazione dell’area ex Fiat di Termini Imerese non si punta a valorizzare l’area archeologica di Imera e, in generale, a valorizzare turismo e cultura?

Questo grande spazio potrebbe utilizzato per dare vita a un polo culturale: teatro, cinema, mostre di arte moderna, una grande spazio per concerti all’aperto. Per otto mesi l’anno questa grande area sarebbe fruibile senza particolari interventi.

In più si potrebbe pensare a una scuola per il restauro di beni archeologici, collegata, ovviamente, all’area archeologica di Imera.

Gli ex lavoratori Fiat? Tutti in pensione anticipatamente, anche per evitare questo continuo ricorso alla Cassa integrazione.

In più sarebbe opportuna una Commissione d’inchiesta – con riferimento all’Assemblea regionale siciliana – per capire quanto sono costati, fino ad oggi, alle ‘casse’ pubbliche i tragicomici tentativi di ‘reindustrializzazione’ di Termini Imerese, tra fondi regionali e fondi nazionali (non sappiamo se di mezzo ci sono anche fondi europei: da questa storia ci aspettiamo di tutto.

Ovviamente, la Commissione d’inchiesta dovrebbe appurare nelle tasche di chi sono finiti questi soldi. Così, tanto per capire.

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