Prendiamo questo comunicato del parlamentare regionale della Lega come un auspicio. In realtà, la Sicilia è ancora subissata di prodotti agricoli che arrivano da mezzo mondo, prodotti agricoli molto spesso di scarsa qualità
“Continua il nostro impegno a sostegno dell’agroalimentare Made in Sicily and Made in Sicily and Born in Sicily. Le nostre battaglie che negli ultimi anni hanno messo al centro gli centro gli operatori della filiera corta con le rispettive produzioni di eccellenza hanno riscosso successo e, soprattutto, come rivelano gli stessi dati, hanno sensibilizzato le nostre comunità accrescendo la propensione verso un consumo critico che sta spingendo, in occasione di queste festività, ad imbandire le tavole con i prodotti della nostra terra”.
Lo dice il parlamentare regionale della Lega, Vincenzo Figuccia.
“Peraltro – aggiunge – in un momento storico così difficile e particolare, stiamo orientando con determinazione tutta l’attività legislativa del nostro gruppo parlamentare – e segnatamente grazie al supporto dei deputati Antonio Catalfamo e Orazio Ragusa – verso la realizzazione di piattaforme virtuose che smaterializzano confini, distanze e costi, per promuovere l’e-commerce di prodotti unicamente Siciliani”.
“Come Amazon – conclude il coordinatore provinciale della Lega-Sicilia di Palermo – l’intuizione di un nuovo colosso regionale guarda alla conquista di fette di mercato estero e guai ad una prospettiva che, al contrario, possa subire la globalizzazione e la concorrenza sleale di prodotti esteri”.