Noi non siamo contrari ai vaccini. Ma i vaccini, per definizione, debbono essere sicuri ed efficaci. Dopo quello che sta succedendo in Gran Bretagna con la mutazione del virus è lecito avere dubbi o dobbiamo credere per ‘fede’? Questo scenario, per la cronaca, si aggiunge alle reazioni non esattamente piacevoli al vaccino
Le ultime notizie sulla mutazione del Cov-Sars-19 registrata nel Regno Unito raccontano che circolerebbe più velocemente. Come ha riferito la Bbc, non è ancora chiaro se questa nuova variante sia più letale. Così come non è chiaro fino a che punto, oggi, i vaccini già in circolazione siano efficaci.
Sul Corriere della Sera leggiamo una dichiarazione di Mike Ryan, capo delle operazioni di emergenza dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms):
“Bisogna comprendere il significato della variante in termini di contagiosità, ma anche di effetto su terapie e vaccini. Sono state segnalate molte varianti diverse di coronavirus, questa sembra prevalente in Gran Bretagna. Ora le questioni sono: è diffusa a livello internazionale? Rende il virus più aggressivo? Interferisce con farmaci e vaccini? Al momento non abbiamo informazioni in questo senso, ma è importante studiare la mutazione per capire se è significativa”.
Così, giusto per capire: non ci sono informazioni per capire se la mutazione interferisce con farmaci e vaccini e la vaccinazione prosegue?
Il consigliere scientifico capo del Governo del Regno Unito, Patrick Vallance, come leggiamo sempre nel Corriera della Sera, “ha spiegato che i vaccini contro il coronavirus al momento approvati in Gran Bretagna – quello di Moderna e quello di Pfizer, che si basano sulla tecnologia mRNA – sembrano fornire una risposta adeguata anche a questa nuova variante, ma che «nuove misure, più dure, sono indispensabili per tenere questa mutazione sotto controllo»”.
Che significa “sembrano”? E quindi ci sono in giro milioni di vaccini che “sembrano fornire una risposta adeguata anche a questa nuova variante”? Ci vacciniamo tutti nel nome del “sembrano”?
Ancora Vallance:
“Pensiamo che questa nuova variante possa essere già in altri Paesi”.
Riepilogando:
la variante di questo virus potrebbe essere già presente in altri Paesi;
non ci sono informazioni per capire se la mutazione interferisce con farmaci e vaccini;
i vaccini di Moderna e Pfizer “sembrano fornire una risposta adeguata anche a questa nuova variante, ma che «nuove misure, più dure, sono indispensabili per tenere questa mutazione sotto controllo»”.
Solo una domanda:
qualcuno ha informato di questa novità i politici scienziati italiani, gli scienziati italiani ottimisti sugli attuali vaccini e i politici-scienziati-italiani che propugnano l’obbligatorietà del vaccino?
In tutto questo, è stato appurato che non mancano le reazioni per chi si vaccina, a prescindere da chi è allergico.
Si può dubitare, vero? O il regime politico-sanitario ha anche abolito i dubbi?
QUI L’ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA
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