In realtà, è del tutto errato parlare di una “dominazione greca” per questa colonizzazione. Le repubbliche greco-sicule furono sin dall’inizio del tutto indipendenti dalla Madrepatria, che presto superarono in ricchezza, cultura e potenza, richiamandosi alla stessa solo per ragioni affettive e in momenti di particolare solennità o di crisi politica
di Massimo Costa
Capitolo 2: Dalle Pòleis al Regno Siceliota
§ 1 – La colonizzazione ellenica
Sono i Greci però che portano la Sicilia nella piena luce della storia con le loro possenti ondate migratorie iniziate nell’VIII secolo a.C. Quando gli Ioni, con il mitico Teocle, fondano la colonia di Naxos, nel 734 a.C., comincia una continuità di testimonianze storiche scritte che arriva fino ad oggi.
Ma è un anno dopo che si avrà l’evento decisivo. Questa volta sono i Dori, di Corinto, a fondare Siracusa, ad opera dell’ecista (così denominati i mitici fondatori delle colonie) Archìa. Segue una continua migrazione e fondazione di colonie da parte dei Greci che dura circa un secolo e mezzo.
I Siculi non possono in alcun modo arginare un’invasione, talvolta pacifica, tal altra aggressiva. Tentano, e talvolta riescono, a resistere nell’interno. Le coste sono perdute, tranne quelle settentrionali. Chi vuole restare o entrare in una pòlis greca come uomo libero, deve farlo restando privo di diritti politici, almeno nelle grandi colonie doriche del sud, mentre a nord pare che la fusione tra ioni e siculi sia stata più pacifica e paritaria, almeno nelle prime generazioni.
Le pòleis (città-stato) dei primi greci nascono come comunità di liberi colonizzatori, e quindi come “repubbliche” dove, almeno in teoria, tutti i coloni hanno pari dignità e si dividono le terre. Ma la sottomissione o l’afflusso dei Siculi, così come gli afflussi di coloni di seconda generazione, causano poco a poco una evoluzione aristocratica delle repubbliche siceliote dove le aristocrazie sono composte dai discendenti dei primi colonizzatori.
A Siracusa, da subito la più grande delle pòleis greco-sicule, ad esempio, il potere spetta ai discendenti dei primi coloni, che costituiscono l’aristocrazia dei Gàmoroi, mentre tutti gli altri, esclusi dal potere politico, greci o siculi che fossero in origine, erano i Kyllìrioi, semplici lavoratori, in condizione servile ma forse non propriamente schiavi.
È del tutto errato parlare di una “dominazione greca” per questa colonizzazione. Le repubbliche greco-sicule furono sin dall’inizio del tutto indipendenti dalla Madrepatria, che presto superarono in ricchezza, cultura e potenza, richiamandosi alla stessa solo per ragioni affettive e in momenti di particolare solennità o di crisi politica.
Fine della quarta puntata/ Continua
Storia della Sicilia del professore Massimo Costa 2/ Dagli albori al mille e 500 avanti Cristo
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