Sul Titanic

Liberati i 18 pescatori di Mazara del Vallo dopo 108 giorni di prigionia

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La cosa importante è che stiano tornando a casa, a Mazara del Vallo. 108 giorni di prigionia non sono pochi. Sarà interessante capire che retroscena ci sono dietro questa vicenda. Non passa inosservato il fatto che la liberazione sia stata annunciata nel giorno in cui il capo del Governo Conte e il Ministro Di Maio si recano in Libia. Le possibili richieste del generale Haftar

La notizia non è ancora ufficiale, ma viene data per certa: il generale Haftar avrebbe deciso di liberare i 108 pescatori di Mazara del Vallo dopo 108 di prigionia. Ricordiamo che i pescatori si trovano a Bengasi dai primi giorni di Settembre. Bengasi, per la cronaca, è la roccaforte del generale Khalifa el-Haftar, uno dei leader delle fazioni in lotta in Libia. I pescatori prigionieri, come già ricordato, sono 18: di questi 8 sono siciliani, 6 sono tunisini, 2 sono indonesiani e 2 sono di nazionalità senegalesi.

La liberazione – o meglio, l’annuncio della liberazione – avviene nei giorno in cui il capo del Governo, Giuseppe Conte, e il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, si recano in Libia (ricordiamo che i due pescherecci e i 18 pescatori sono stati bloccato e imprigionati in Libia nelle stesse ore in cui, nei primi giorni di Settembre, il Ministro Di Maio era in Libia per incontrare non Haftar, ma esponenti di altre fazioni).

Sarà interessante approfondire i retroscena di una storia che fino ad oggi non è mai apparsa molto chiara. Ad ogni modo la cosa più importante è che i 18 pescatori tornino a Mazara del Vallo.

Non è da escludere che la vicenda dei 18 pescatori di Mazara del Vallo sia stata utilizzata dalle autorità di Bengasi per ottenere una sorta di accredito internazionale. E’ noto che la situazione, in Libia, dopo l’assassinio di Gheddafi operato dai francesi, è in evoluzione. Il Paese è controllato da alcune fazioni in lotta. Il generale Haftar controlla solo una parte della Libia e vorrebbe presentarsi al mondo occidentale alle elezioni previste il prossimo anno.

Fino ad oggi il presidente del governo di Tripoli, Fayez al-Sarraj, è l’unico esponente politico libico riconosciuto a livello internazionale.

Foto tratta da TrapaniSi

 

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