Elezioni americane: la Corte Suprema decide di non decidere, ma due Giudici dissentono/ MATTINALE 532 (VIDEO)

12 dicembre 2020

La Corte Suprema degli Stati Uniti d’America ha deciso di non entrare nel merito delle elezioni americane. Si è limitata a dire che il Texas e gli altri 18 Stati non hanno interesse diretto nelle elezioni di Georgia, Pennysilvania, Michigan e Wisconsin. Una decisione alla Ponzio Pilato. Due Giudici su nove della Corte Suprema si sono dissociati. Intanto il 14 Dicembre Biden potrà essere eletto Presidente dall’assemblea dei grandi elettori  

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso di non entrare nel merito delle elezioni presidenziali americane. E’ noto che una ventina di Stati hanno chiesto di bloccare le elezioni di Georgia, Pennysilvania, Michigan e Wisconsin. Sette Giudici sui nove della Corte Suprema hanno stabilito che il Texas e gli altri diciotto Paesi che hanno presentato il ricorso non avrebbero interesse riconoscibile nel presentare il ricorso. Ne consegue che il 14 Dicembre, cioè Lunedì prossimo, i grandi elettori potranno eleggere Joe Biden Presidente degli Stati Uniti d’America.

La notizia l’abbiamo appreso da un video di Roberto Mazzoni, un giornalista italiano che lavora in Florida.

E’ chiaro che quella adottata dalla Corte Suprema degli Stati Uniti non è una decisione molto tecnico-giuridica, ma una decisione che sa tanto di politica. Un po’ come succede in Italia quando, non avendo gli elementi per dare torto a chi presenta un ricorso, la Giustizia amministrativa non si pronunciano dicendo che l’autore del ricorso non ha interesse ad entrare nella questione…

I giudici che hanno dato ragione al Texas sono Samuel Alito e Clarence Thomas. Quest’ultima ha precisato che, a suo avviso, l’esame del caso non avrebbe bloccato l’elezione del Presidente prevista il 14 Dicembre.

Insomma, i sette Giudici della Corte Suprema che si sono rifiutati di  esaminare il ricorso del Texas e di altri diciotto Stati non se la sono sentita di pronunciarsi. Con molta probabilità, perché la mossa degli Stati che hanno presentato ricorso è fondata sul piano costituzionale: a qual punto o avrebbero dovuto annullare le elezioni in Georgia, Pennysilvania, Michigan e Wisconsin dando la vittoria a Trump, o avrebbero dovuto trovare una soluzione intermedia che avrebbe comunque bloccato l’elezione di Biden il prossimo 14 Dicembre.

E adesso che succederà? Tra due giorni Biden verrà eletto dai grandi elettori. Ma la situazione rimane confusa. L’America rimane spaccata, perché i 19 Stati che hanno presentato il ricorso non la prenderanno bene. E, come già accennato, si è spaccata anche la Corte Suprema.

Se sul piano costituzionale la vicenda si è chiusa, non si è chiusa la vicenda politica e la vicenda penale. Proprio su fronte penale bisognerà capire, adesso, quali saranno le mosse degli avvocati Sideny Powell e Lin Wood.

La tappe, adesso, sono le seguenti: il 14 Dicembre ci sarà l’elezione di Biden alla presidenza degli Stati Uniti d’America, mentre il 20 gennaio è previsto il giuramento del nuovo Presidente. Fino al 20 Gennaio Trump resta presidente.

Intanto la Camera dei rappresentanti e il Senato hanno approvato a larga maggioranza il finanziamento alle forze armate. Su questo punto, è noto, Trump ha posto il veto, dicendo che avrebbe dato il via a questo mega-finanziamento solo se fosse venuto meno il cosiddetto Section 230, ovvero lo scudo legale per i Social.

La questione riguarda proprio Trump che durante la campagna elettorale è stato più volte censurato dai Social. Trump sostiene che i Social, nel momento in cui effettuano una censura, si comportano da editori e, di conseguenza, si debbono subirne tutte le conseguenze legali: da qui, appunto, la richiesta di Trump di togliere lo scudo legale ai Social.

Ma le due Camere degli Stati Uniti – la Camera dei rappresentanti e il Senato – hanno approvato a larga maggioranza il finanziamento alle forze armate proprio per rendere difficile a Trump di bloccare tutto con la richiesta dello sto alla scudo penale per i Social. Va da sé che fino al 20 Gennaio, su questo tema, sarà battaglia.

Che succederà, adesso? Ribadiamo: non sappiamo quali saranno le mosse di Trump, che saranno sicuramente politiche. Quello che è certo è che tutta la parte penale di questa tormentata storia resta in piedi, con riferimento alla vicenda Dominion e a tutte le testimonianze raccolte sui brogli elettorali.

Rimangono le grandi stranezze di queste elezioni. Con un Presidente uscente – Trump – che ha preso 12 milioni circa di voti in più rispetto ai voti presi nel primo mandato. Nella storia degli Stati Uniti d’America nessun Presidente degli Stati Uniti d’America ha perso le elezioni del secondo mandato prendendo più voti rispetto alle elezioni nel primo mandato.

Nel caso di Trump, poi, la situazione è paradossale per due motivi.

Primo motivo: perché non ha preso alcune centinaia di migliaia di voti in più, ma circa 12 milioni di voti in più!

Secondo motivo: perché il suo avversari – Biden – i voti in più li ha presi via Posta e perché i voti postali che lo hanno fatto vincere si concentrano in quattro grandi città americane.

Se a questo aggiungiamo i dubbi su brogli del sistema informatico Dominion controllato da settori Dem e dai cinesi e le centinaia di testimonianze giurate raccolte dai legali di Trump si presenti brogli elettorali, beh, ce n’è abbastanza per dubitare della correttezza di queste elezioni.

Vedremo, a questo punto, cosa succederà, anche perché, come già accennato, l’America è spaccata. E perché restano in piedi tutte le cause penali. Per non parlare della bufera giudiziaria giudiziaria che ha colpito il figlio dello stesso Biden, Hunter Biden, vicenda che è stata quasi nascosta dai grandi media durante tutta la campagna elettorale.

Insomma di cose strane, in queste elezioni americane se ne sono viste tante: cose strane come certe stranezze cinesi: tipo il virus COVID-19, caso scoppiato in Cina e che oggi incasina il mondo, tranne che in Cina dove tutto sembra risolto: quella Cina che ritroviamo nel sistema Dominion e nell’inchiesta che coinvolge il figlio di Biden…

QUI IL VIDEO DI ROBERTO MAZZONI

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti