L’organizzazione sindacale si rivolge a Governo e burocrazia regionale: “Viene da chiedersi se questa carenza di controlli, questa mancanza di chiarezza, questa totale indifferenza siano determinate dalla necessità di nascondere le falle dei controllori nella gestione dell’amministrazione pubblica. Il dubbio è quantomeno legittimo”
dal Direttivo del SIFUS CONFALI SICILIA
riceviamo e pubblichiamo
Il 24 settembre di quest’anno il nostro sindacato SIFUS CONFALI FP ha inviato due importanti missive all’Amministrazione Regionale, contenente la nostra denuncia e richiesta di ispezione, da parte di tutti organismi di controllo, per le irregolarità degli enti di Formazione professionale che violano le seguenti leggi: legge n. 23 del 2019, legge n. 9 del 2015 , il Contratto Collettivo di Lavoro per la Formazione Professionale 2011/2013 – con relativa contrattazione decentrata a cui fa riferimento.
Le nostre note in questione sono:
– la nota n. 305 del 22/09/2020 – con allegato parte delle copie di Contratti, Buste Paga denunce relative alla mancata applicazione delle leggi e del Contratto vigenti ai seguenti indirizzi:
Assessore Regionale dell’Istruzione e Formazione Professionale On.le Roberto
– Capo di Gabinetto Dr. Maurizio Caracci;
Vice Capo Gabinetto Mario Lo Iacono;
Dipartimento Regionale della Formazione Professionale Dirigente Generale Dott.ssa Valenti Patrizia;
Assessore Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro On.le Antonio Scavone;
Capo di Gabinetto Francesca Marceno’;
Capo di Gabinetto vicario Mario Zappia;
Dipartimento del Lavoro dell’impiego dell’orientamento dei servizi e delle attività formative Drigente Generale ad interim Dott. Bologna;
Ufficio U.R.P. Dipartimento SEDE;
Ispettorato territoriale del lavoro di Agrigento/Caltanissetta/Enna/ Messina/ Palermo/ Ragusa/Siracusa/Trapani;
– la nota n. 311 del 24/09/2020 che segnala le denunce degli iscritti.
Il 05/10/2020 con nota n. 3831 il capo di Gabinetto, Dott. Caracci, formalizza la cosa inoltrando la nostra nota al Dipartimento Regionale Formazione Professionale e invitando la Dirigente Generale Dott.ssa Valenti agli adempimenti consequenziali di competenza.
Oggi, purtroppo, siamo ancora in attesa di risposte del Dirigente Generale, la quale ha detto che la documentazione comprovante le irregolarità degli enti gestori era al vaglio dei funzionari.
Oggi noi ci chiediamo: che fine hanno fatto gli accertamenti?
Tale anomalia verrà formalmente segnalata alla Prefettura della Sicilia, nella speranza di un intervento risolutore.
Il modus operandi dell’Amministrazione regionale, infatti, al di là della palese violazione delle norme che regolano i procedimenti amministrativi, denota la carenza dei controlli. Viene da chiedersi se questa carenza di controlli, questa mancanza di chiarezza, questa totale indifferenza siano determinate dalla necessità di nascondere le falle dei controllori nella gestione dell’amministrazione pubblica. Il dubbio è quantomeno legittimo.
Nell’adempimento della nostra funzione di sindacato, riteniamo doveroso segnalare queste gravi problematiche agli iscritti che ripongono in noi le loro aspettative, quindi la loro fiducia.
Facciamo un passo indietro e ricordiamo a chi ha la memoria corta che all’art 12, comma i) – obblighi del beneficiario di cui all’avviso 2/2018 – per la costituzione del catalogo regionale dell’ offerta formativa e per la realizzazione di percorsi formativi di qualificazione mirati al rafforzamento dell’occupabilità in Sicilia, viene testualmente citato:
“Il beneficiario (cioè i nostri tirannici enti gestori) è tenuto (quindi non è facoltativo) ad applicare nei confronti del personale dipendente il contratto collettivo nazionale del settore di riferimento”.
Ebbene, “chi l’ha visto”? O, meglio, dovremmo dire chi li ha visti i controlli che questa organizzazione sindacale ha voluto fortemente, a tutela di tutti i lavoratori del comparto reclutati per tale attività, denunciando, con documenti, all’amministrazione regionale, gli abusi di potere perpetrati dagli enti che, protetti anche dalla delibera di Giunta regionale (n. 314 del 4 settembre 2019), in cui la Regione siciliana “prende atto” del contratto collettivo regionale di lavoro del settore della Formazione Professionale proposto dall’UGL regionale Sicilia, forse si sentono autorizzati a non applicare l’unico contratto collettivo nazionale vigente della Formazione Professionale?
Quindi in previsione dell’avvio del tanto atteso avviso 8/2016 che grande sollievo, a detta dell’Amministrazione Regionale, dovrebbe portare ai lavoratori del comparto massacrati da non tutele “avallate e autorizzate”, chiediamo fortemente di vigilare, a chi di competenza, prima di erogare finanziamenti senza controllo.