La notizia è che in Georgia – dove Biden ha vinto per 12 mila voti su Trump – sono venuti fuori 120 mila schede che sono state “lette male”. Insomma, tutto torna in discussione in Georgia: e questo a prescindere dalle cause legali che andranno avanti. Altri imbrogli sulle schede sono venuti fuori in altri Stati dove era in vantaggio Trump e poi ha ‘vinto’ Biden grazie ai voti postali…
Negli Stati Uniti d’America sta succedendo un putiferio, eppure in Italia e, forse, nell’Unione europea, si continua a dire che Biden è il “Presidente degli Stati Uniti eletto” (ma eletto da chi se il sistema elettorale americano prevede che il Presidente venga eletto dai grandi elettori il 14 Dicembre successivo alle elezioni presidenziali?), che tutto è a posto e che Trump uscirà di scena. Dei brogli elettorali e delle vicende giudiziarie – già incanalate presso i Tribunali degli Stati e presso la Corte Suprema – non si parla.
Confessiamo che siamo impressionati dal silenzio stampa quasi mondiale sui brogli elettorali impressionanti che vanno emergendo giorno dopo giorno. La realtà è che i Democratici sono terrorizzati, non tanto per la possibile sconfitta di Biden, ma per la piega che potrebbero prendere le centinaia di azioni legali intraprese in tanti Stati. Non soltanto dagli avvocati di Trump, ma anche da altri avvocati infuriati per avere scoperto brogli elettorali a mai finire: cosa, questa, che i cittadini americani non tollerano!
La realtà è che le elezioni – o meglio, lo spoglio e il controllo delle schede – non è ancora completato. E tutto è ancora in discussione, se è vero che, ancora oggi, in tanti Stati, si stanno contando e ricontando le schede.
Noi continuiamo la nostra azione di informazione utilizzando i preziosi video di Roberto Mazzoni, un giornalista professionista italiano che vive in Florida.
Il ‘caso’ del Ministro della Giustizia americana, William Barre, che ieri ha detto che le elezioni sono state regolari e che, oggi, è stato costretto a fare una mezza marcia indietro. La spiegazione? Ascoltate il video.
Il ‘caso’ della Georgia, dove è in corso il terzo ricalcolo delle schede. E dove è successo qualcosa di clamoroso: dopo che un giudice ha sequestrato i server – e dopo che l’avvocato Sidney Powell ha presentato una trentina di ricorsi chiedendo anche di di passare al penale – il dirigente che ha certificato l’assegnazione dei voti ha ‘scoperto’ che, in effetti, ci sono problemi per circa 120 mila voti!
Teniamo conto che, in Georgia – dove sulla carta ha vinto Biden – il vantaggio di Biden su Trump è di circa 12 mila voti. Ora che sono tornare in ballo 120 mila schede che succederà?
MA ADESSO ASCOLTIAMO IL VIDEO DI ROBERTO MAZZONI
Foto tratta da Sporteconomy
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