Da quando il calcio esiste in Italia il Nord l’ha fatto sempre da padrone. Gli scudetti e le Coppe europee e mondiali – a parte il campionato vinto dal Cagliari di Gigi Riva – sono state una prerogativa del Nord. Chi ha rotto il colonialismo nel calcio italiano è stato il Napoli di Maradona: e questo ai ‘polentoni’ del pallone non è mai andato giù!
Troppo clamore mediatico per la dipartita di Diego Armando Maradona? Non ce la sentiamo di esprimere un giudizio. Quello che sappiamo è che è stato il più grande calciatore del mondo di tutti i tempi. Unico e solo. E, piaccia o no, pur con tutti i suoi difetti (ma chi non ne ha?), è stato anche il simbolo del riscatto di tutti i Sud del mondo.
E in testa a questi Sud del mondo c’è Napoli, la capitale del Regno delle Due Sicilie che le tante Italie – l’Italia post presunta unificazione, l’Italia di Giolitti, l’Italia in camicia nera, l’Italia della Prima e della Seconda Repubblica e la sbrindellata Italia di questi giorni – hanno trasformato in una città sofferente.
C’è troppa Napoli nel ricordo di Maradona? Assolutamente no! Il grande campione, pur avendo ricevuto offerte mirabolanti dal altri club calcistici – a cominciare dalla solita Juventus degli Agnelli – non ha mai accettato di lasciare la città partenopea, della quale si sentiva un figlio.
Il Nord Italia – che monopolizza il calcio da sempre – non lo ha mai amato. Ricordiamoci che il Napoli di Maradona ha vinto due scudetti, che avrebbero dovuto essere tre senza le solite storie italiane.
Per questo non siamo stupiti nel leggere il commento su Maradona del direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, riportato da NAPOLI TODAY:
“Un imbroglione, drogato, alcolista, sessista violento con le donne, evasore fiscale e comunista: il peggio del peggio del peggio”.
Poi, però, bontà sua, mette da parte la vita privata e riconosce:
“Unico pregio, non irrilevante, è stato saper giocare a pallone da Dio. Tanti giocatori sono stati grandi, lui era qualcosa in più”.
Commenta Michele Eugenio Di Carlo, che noi apprezziamo molto per le splendide ricostruzioni di tante storie del Sud Italia:
“Il problema di Sallusti e di tutti quelli come lui, perennemente in TV a confezionare un’informazione totalmente manipolata, non è il Maradona uomo con i suoi difetti. Il suo problema è il Maradona che abbracciando la causa di Napoli e del Sud ha dato ai napoletani l’unica possibilità di riscatto sociale in uno Stato che ha trasformato Napoli da grande capitale a città di provincia declassata e periferica”.
Non abbiamo altro da aggiungere.
QUI L’ARTICOLO DI NAPOLI TODAY
Foto tratta da Fanpage