Si apre il primo squarcio nell’elezione ‘perfetta’ del Democratico Joe Biden alle elezioni americane. Un giudice della Pennysilvania ha bloccato il risultato delle elezioni in questo Stato. Il giudice ha anche bloccato la certificazione di tutti gli altri risultati elettorali
Brutte notizia per i Democratici americani. A sorpresa un giudice della Pennsylvania ha bloccato i risultati delle elezioni. Ieri sera abbiamo chiuso la giornata raccontando che il Presidente Donald Trump non ha riconosciuto l’elezione di Biden e non ha ritirato i ricorsi, oggi apriamo la giornata con una notizia che va in controtendenza con l’atteggiamento tenuto fino ad oggi da tutti i Tribunali degli Stati americani.
Infatti, fino a prima di questo pronunciamento a sorpresa, tutti i Tribunali di tutti gli Stati hanno respinto i ricorso del Partito Repubblicano sui brogli elettorali. Non è andata così per un giudice dello Stato della Pennysilvania, Patricia McCullough, che, come leggiamo su scenarieconomici.it, “ha ordinato alle autorità di non prendere ulteriori provvedimenti per completare la certificazione della corsa presidenziale, che lo Stato ha annunciato Martedì”.
Il giudice ha anche bloccato la certificazione di tutti gli altri risultati elettorali.
Che succederà, adesso? Su scenarieconomici.it leggiamo che “tutto rimarrà bloccato almeno sino a Venerdì , quando verrà considerato il ricorso presentato dai repubblicani. La McCullough presiede una causa intentata da legislatori e candidati repubblicani contro il Commonwealth della Pennsylvania, il governatore Tom Wolf (D), il segretario di Stato Kathy Boockvar e l’Assemblea generale della Pennsylvania. I querelanti hanno sostenuto che il voto per corrispondenza della Pennsylvania – accettato secondo la legge 77 – è in violazione della Costituzione dello Stato”.
“La legge 77 è la modifica più ampia e fondamentale del codice di voto della Pennsylvania, implementato illegalmente, ad oggi”, afferma la causa, depositata presso la Corte del Commonwealth della Pennsylvania.
Il voto postale – che si presta molto bene ai brogli elettorali – è oggetto di un serrato dibattito, soprattutto dopo che si è scoperto che in queste elezioni americana è stata sistematicamente violata la “legge dei grandi numeri”, se è vero in tante, troppe contee i voti si sono concentrati su un unico candidato, ovvero su Biden: cosa, questa, che è statisticamente improbale e che diventa quasi impossibile al crescere dei soggetti che compongono il campione.
C’è anche un problema di natura costituzionale:
“Come per i precedenti tentativi storici di espandere illegalmente il voto per corrispondenza per legge, che sono stati cancellati fin dal Military Absentee Ballot Act del 1839, l’Act 77 è un altro tentativo illegale di superare le limitazioni sul voto per corrispondenza prescritte dalla Costituzione della Pennsylvania, senza prima aver seguito la procedura necessaria per modificare la Costituzione e quindi consentire l’espansione”.
Che dire? Che nessuno si aspettava un fatto del genere. E adesso non è facile capire quello che succederà, anche perché il comitato elettorale del Senato dello Stato della Pennysilvania ha inoltre accettato di concedere un’audizione a Rudolph Giuliani, il grande investigatore ed ex sindaco di New York, che è uno dei legali di Trump. Giuliani presenterà le prove relative alle manipolazioni ed alle falsificazioni dei voti.
La nostra impressione è che le sorprese, in queste elezioni americane, potrebbero non mancare…
Foto tratta da Money.it
QUI L’ARTICOLO DI scenarieconomici.it
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