J'Accuse

Palermo, il Comune pagherà oltre 600 mila euro a un cittadino rovinato a terra in via Emerico Amari

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L’incidente è avvenuto a causa del manto stradale dissestato in via Emerico Amari, una delle vie della città dove vanno in  scena appalti ‘eterni’ che hanno creato e creano ancora disagi incredibili ai cittadini e ai commercianti. E danni anche a qualche cittadino che ha ottenuto giustizia in Tribunale

Una condanna che sta costando al Comune di Palermo 625 mila euro, più 9 mila 125 euro di interessi legali. Più 21 mila euro di spese legali. Motivo: un cittadino, nel 2015, in via Emerico Amari, inciampava nel manto stradale dissestato e rovinava a terra. Danni alle braccia e alle gambe, ferita al naso e naturalmente ospedale. Problemi per i due figli, che si sono occupati – ovviamente – del padre (a loro sono stati riconosciuti 7 mila euro a testa). Da qui la causa al Comune. Più le spese processuali (l’avvocato he ha difeso questo cittadini è Giuseppe Cannizzo).

Cinque anni dopo – è siamo ai nostri giorni – è arrivata la condanna del Tribunale di Palermo.

Il Comune ha provato a coinvolgere la RAP, ma il Tribunale ha riconosciuto nel Comune di Palermo il soggetto che pagherà i danni.

Quello che state leggendo è un caso emblematico: l’ennesima dimostrazione di una città amministrata male. Via Emerico Amari è una delle zone della città dove non sappiamo più da quanto tempo vanno in scena appalti che definire eterni è poco. In via Amari hanno scavato così tanto e così a fondo che, alla fine, hanno trovato l’acqua! Con gravi disagi per i cittadini che vivono in questa zona. E con altrettanti gravi disagi per i commercianti che, in parte, hanno chiuso le proprie attività.

Perché abbiamo scritto di un caso emblematico? Perché a Palermo di queste vicende se ne contano tante. Soldi che il Comune paga attraverso il ricorso ai debiti fuori Bilancio.

Il problema è che a pagare saranno gli ignari cittadini palermitani, non gli amministratori comunali che amministrano male la città! Pagheranno i cittadini con il ricorso, da parte del Comune, ai debiti fuori Bilancio.

Ecco cosa scrivevamo cinque anni fa a proposito dei debiti fuori Bilancio del Comune di Palermo:

“La cosa strana dei debiti fuori Bilancio del Comune di Palermo, come ha più volte segnalato la vice presidente vicaria del Consiglio comunale, Nadia Spallitta (cinque anni fa Nadia Spallitta, avvocato, era vice presidente del Consiglio comunale ndr) è che la maggior parte di questi debiti è frutto di sentenze che vede matematicamente il Comune perdere al Tribunale. Scrive Nadia Spallitta a proposito del Bilancio del Comune di quest’anno:

‘Si incrementano i debiti fuori Bilancio, pari a quasi 34 milioni (cifra spropositata e inaccettabile) dei quali 24 milioni circa per sentenze che vedono l’Amministrazione soccombente'” (qui il nostro articolo per esteso).

Basterebbe amministrare la città con più impegno, evitando di abbandonare strade e marciapiedi.

Ma a Palermo – nella Palermo di oggi – è chiedere troppo. L’attuale amministrazione comunale è impegnata in programmi ‘grandiosi’ e non può certo perdere tempo con strade dissestate e marciapiedi che cadono a pezzi. Palermo non si può occupare di queste cose ‘insignificanti’, ma deve occuparsi delle nuove linee di Tram, dei nuovi parcheggi, del 5 G…

 

 

 

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